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La furbata

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

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LUG
2013

 

 

Mezzi straordinari, per un museo straordinario. A chiederli è Giuseppe Chiarelli, segretario generale Confcommercio Puglia, che interviene sulla chiusura per lavori, a partire da subito, del Museo archeologico nazionale di Taranto.

"Siamo pienamente d’accordo sulla necessità di  completare i lavori e di dare al Museo archeologico di Taranto quegli  spazi che la unicità delle collezioni richiede. Non condividiamo però  la decisione di partire in estate e soprattutto non condividiamo la modalità operativa.

Sappiamo bene che interventi di questa portata richiedono  particolari  complessità organizzative, e che  non è facile non sospendere le visite durante i lavori, ma non sarebbe  la prima volta che  i ‘lavori in corso’ divengano parte integrante dell’esperienza di visita di un  museo,  come accade ad esempio al Museo Egizio di Torino.  

Ammesso poi che non si possa assolutamente contemplare la convivenza di pubblico e maestranze,  ci sfugge  perché ciò che si può fare  nel fine settimana,  per garantire la funzionalità operativa alla struttura, non possa essere fatto negli altri restanti giorni, semmai aprendo al pubblico in fasce serali  limitate. Se il museo può essere aperto infatti nei fine settimana per garantire il progetto di Puglia Promozione “ Open Days”,  per il quale vi è un accordo con la Soprintendenza,  significa che il cantiere non è tale da impedire la praticabilità degli ambienti, quindi si potrebbe prevedere la apertura serale negli altri giorni, e totale nel week end.

Infine, un altro quesito: poiché il personale del Museo durante i lavori  verrà sottoutilizzato, perché non pensare di riaprire i siti archeologici della città e di offrire una alternativa ai visitatori che non potranno accedere al Museo?

Certamente i lavori di completamento del  Museo di Taranto richiedono una organizzazione che non è facile da gestire e presentano difficoltà di non facile soluzione, ma è necessario rendersi conto che il Museo rappresenta una risorsa culturale,  ma anche turistica troppo importante per il  territorio e che non si possono  non adottare strumenti e modalità di gestione straordinari come straordinario è il patrimonio che i turisti vengono ad  ammirare. Forse è giunto il momento di aprire un serio confronto sulla possibilità di affidare ai privati la gestione del patrimonio culturale."

 



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