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Martina Franca/Dal furto al muretto a secco

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

9
GIU
2014

 

Continuano con proficui risultati, i numerosi servizi preventivi messi in atto, dai Carabinieri, nella capitale della Valle d’Itria.

Domenica mattina, alle ore 07.00 circa, l’autoradio del Nucleo Operativo e Radiomobile decideva di controllare una persona alla guida di un’utilitaria. Visti i militari, l’uomo tentava di eludere il controllo, fuggendo a forte velocità per le vie centrali di Martina Franca. Immediatamente la pattuglia iniziava un inseguimento che si protraeva per diversi minuti, quando il fuggitivo, ormai giunto in una zona prossima all’agro, decideva di imboccare un tratturo e, a causa della forte velocità, finiva la sua corsa contro un muro a secco che delimita due distinte proprietà, danneggiandolo. Raggiunto e bloccato dai militari è stato prima fatto visitare da un’ambulanza del 118 per accertarne le condizioni di salute per poi essere sottoposto a perquisizione personale e veicolare. Nel corso degli accertamenti, i militari scoprivano che la Fiat 500 su cui viaggiava era stata rubata poco prima, proprio a Martina Franca e che all’interno dell’abitacolo, l’uomo custodiva un’autoradio, anch’essa rubata poco prima da una vettura in sosta, e di diverse parti meccaniche di motore, sottratte, sempre durante la notte precedente, da un’officina meccanica sempre di Martina Franca. La perquisizione personale, invece, permetteva di rinvenire diversi attrezzi utilizzati per compiere i furti. I “ferri del mestiere” ovviamente sono stati posti sotto sequestro, mentre la refurtiva veniva restituita ai legittimi proprietari.

Alla luce di tutti questi riscontri, l’uomo veniva dichiarato in arresto per i furti aggravati commessi e per il danneggiamento alle proprietà private, ma gli accertamenti svolti dagli operanti hanno permesso di riscontrare che il malvivente risulta sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. e, alla luce di ciò, veniva deferito anche per violazione delle prescrizioni imposte dalla misura in questione, così come ampiamente descritto nell’informativa di reato depositata presso la Procura della Repubblica di Taranto. Al termine delle formalità di rito Salvatore Galiandro, questo il nome del fermato, (45/enne Sorvegliato Speciale di P.S. di Crispiano) è stato tradotto presso la propria residenza in regime di arresti domiciliari. 




Commenti:

Piero 9/GIU/2014

Arresti domiciliari? Ma era già agli arresti domiciliari......povera Italia

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