Tutti, sia clienti che prostitute, la chiamavano 'La Zia', la pensionata 76enne di Bari che, per arrotondare la pensione di anzianità e di reversibilità percepita, gestiva una vera e propria casa di appuntamenti nella propria abitazione, al settimo piano di un condominio di Via Salandra.
L’intraprendente pensionata è stata arrestata dai carabinieri con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Nonostante l'età, la signora, vedova, pensionata e incensurata, avrebbe adibito la sua abitazione, di 6 vani e accessori con 4 camere da letto, a casa d'appuntamenti. La donna si occupava di tutto, anche di fissare gli appuntamenti con i clienti, cercando di accontentarli in quanto a gusti sessuali e preferenze.
Per poter accedere ai “servizi”, bisognava usare una parola d’ordine: “'la Zi’''. Una volta al settimo piano, ai clienti venivano proposte le ragazze in quel momento disponibili e reperibili in pochi minuti. I militari del Nucleo Radiomobile di Bari, che hanno condotto una indagine-lampo, hanno accertato che il pagamento delle prestazioni sessuali (variabili dai 40 ai 70 euro) avveniva direttamente nelle mani della maitresse, che provvedeva a trattenere per sé una parte dei proventi.