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Martina Franca/Omicidio Aquaro: fendente mortale

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

11
FEB
2015

Disposta dal sostituto procuratore della Repubblica Ida Perrone ed effettuata ieri dal dottor Massimiliano Sarcinella, l’autopsia sul corpo di Martino Aquaro, il 69enne ucciso sabato scorso a Martina Franca, ha stabilito che a causare la morte del pensionato è stato uno dei tre fendenti  inferti alla gola e che ha reciso la giugulare. L'arma del delitto è il coltello a serramanico con lama seghettata trovato in possesso di Angelo Semeraro, il 34enne arrestato domenica e ritenuto il responsabile del delitto.

Intanto nella giornata di domani la dottoressa Ida Perrone, con il previsto interrogatorio di Angelo Semeraro difeso dall’avvocato Luigi Palmieri, cercherà di fare piena luce sull’omicidio, partendo dall’individuare la reale causa scatenante della furia omicida che ha portato Semeraro a  infierire su Martino Aquaro con una violenza tale da essere difficilmente giustificabile con un tentativo di furto andato a male.  

Ieri il sindaco Franco Ancona ha inviato un messaggio al questore Enzo Mangini ringraziando le forze dell’ordine che hanno fatto luce, in meno di 24 ore, su un episodio di violenza che ha colpito la comunità martinese ancora  non del tutto rasserenata dopo l’omicidio di Marianna Brigida.

“A nome mio e dell’intera cittadinanza, le esprimo il più vivo apprezzamento per la puntuale attività investigativa che ha portato ad individuare, in pochissime ore, il presunto colpevole del delitto  verificatosi sabato 7 febbraio.

Desidero esprimere, altresì, il mio particolare ringraziamento al vice-questore, dott. Francesco Salmeri, alle donne e agli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Martina Franca, per l’efficienza e l’efficacia con le quali  hanno condotto le delicate azioni investigative.

L’efferato episodio di violenza ha suscitato profondo sdegno e sgomento nella popolazione, turbando enormemente una comunità che è impegnata a costruire una società più civile e solidale.

Le Forze dell’Ordine, ancora una volta, hanno dato vita a una brillante operazione di Polizia che, rispondendo alle aspettative di  sicurezza  dei  nostri  cittadini,  deve essere portata come esempio di serietà e rigore delle Istituzioni.”



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