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IL BIANCO E IL NERO/CHI AMA E OSA VINCE COMUNQUE

Pubblicato da: Categoria: SCACCHI

9
NOV
2017

Un panorama e un sole stupendi, l’affetto e l’amicizia hanno reso umanamente e tecnicamente vincenti “Gli Arroccatori” dell’AD Itria Scacchi, in quel di Scalea, durante il Campionato Italiano a Squadre Under 16 nella sua Fase Nazionale.

Inizialmente ho ritenuto che la nostra vittoria consistesse solo nella partecipazione alla Fase Nazionale del Campionato Italiano a Squadre Under 16; in realtà le sorprese piacevoli non erano ancora terminate.
Una meravigliosa Scalea ci ha accolti al nostro arrivo, incorniciata da un mare cristallino e azzurro e da un sole splendente che ci ha accompagnati per tutta la nostra permanenza lì. Giunti poi nella struttura che ci ha ospitati dal 2 al 5 Novembre, l’Hotel Santa Caterina Village, siamo rimasti incantati dalla bellezza paesaggistica, e dall’ospitalità di tutto il personale, che ci ha trattati come se fossimo in una grande famiglia.
L’AD Itria Scacchi, però, si è comportata come una famiglia nella famiglia. I nostri piccoli soci erano eccitatissimi all’idea di giocare e sfidare il resto dell’Italia, non per spirito di mera competizione, ma solo per mettere alla prova se stessi e migliorare il livello di gioco, sfidando dei “mostri sacri” dello scacchismo italiano, nella fascia Under 16.
Partivamo come punteggio base dalla decima posizione e, sebbene ci si sia scontrati contro le squadre più forti del campionato, ovvero quelle che hanno occupato le posizioni più alte in classifica, siamo riusciti a mantenere il decimo posto.
Le soddisfazioni sono state tante, sia sotto il profilo umano che tecnico. Poc’anzi ho definito Itria Scacchi come famiglia nella famiglia a ragion veduta, infatti le nostre giornate sono trascorse in allegria e serenità. I ragazzi hanno condiviso la stanza e non solo. Erano sempre insieme, come i “Quattro moschettieri” e il più grande vigilava e seguiva i più piccoli, e la nostra “mascottina”, Alessandro Castagna, ha tenuto viva la compagnia con la sua esuberanza sempre gentile ed educata. Daniel Miola, il più grande, è stato pacato ma partecipe e allegro. Ho ammirato Gioele Serio, sempre sorridente e spiritoso, al punto che guardarlo infondeva serenità. Infine, ultimo ma non meno importante, Pierluigi Corrente che, con la sua ironia, ci coinvolgeva in risate esplosive.  
Noi accompagnatori oggi proviamo nostalgia se pensiamo ai pasti consumati sempre tutti assieme, in totale allegria e alle serate trascorse in camera a preparare le partite del giorno dopo, per poi dedicarci allo svago con i giochi da tavolo. Insomma risate, amicizia, divertimento e affetto puro e sincero hanno caratterizzato la nostra breve vacanza.
Se a tutto questo aggiungiamo la sportività degli atleti dell’AD Itria Scacchi, si può comprendere come mai, poi, si raggiungano dei risultati soddisfacenti, anche se la realtà scacchistica che ci circondava era di livello nettamente superiore al nostro. Vi erano rappresentanze dei circoli con una tradizione antica di decine di anni, pertanto, in quel momento, ho più che mai compreso quanto importante fosse per noi essere giunti fin lì.
La nostra prima scacchiera, ovvero Daniel Miola, ha combattuto strenuamente, vincendo con freddezza e lucidità partite difficili, contro avversari decisamente più forti sulla carta. Per ben quattro turni su sei è stato al primo posto in Italia come prima scacchiera. Il nostro Daniel, oltre a renderci orgogliosi, sono certa che raggiungerà in poco tempo livelli alti e meritati, giacché si contraddistingue per umiltà, passione e dedizione.
Gioele Serio, competente seconda scacchiera, ha disputato delle eccellenti partite, anch’egli contro avversari molto più validi sulla carta. Alla fine nel Nobil Gioco si sa, una partita persa, spesso, ha una bellezza che può essere superiore a quella di una vinta.
Pierluigi Corrente, terza scacchiera, ha dimostrato come sempre di aver raggiunto un notevole livello tecnico, sia nella strategia che nella tattica, confermandosi una promessa dello scacchismo martinese.
Infine, la nostra quarta scacchiera/mascotte, Alessandro Castagna, pur essendosi trovato catapultato dal gioco amatoriale all’agonismo, per giunta in Fase Nazionale, sotto la guida tecnica amorevole di Maurizio Carrieri, ha ottenuto degli eccellenti risultati. Ha giocato con attenzione, riflettendo con calma e lucidità, quasi perfetto. Tradito solo dalla mancanza di esperienza, che accumulerà nel tempo, si è rivelato un’ottima risorsa scacchistica.
Questa è la dimostrazione di ciò che testimonio ormai da tempo: a rendere meravigliosa una competizione a questo livello, oltre alla perfetta organizzazione a cura di ARCA e sponsor annessi e alla spettacolare Scalea, è stato il cuore di tutti noi, che è riuscito a portare l’”Umanesimo degli Scacchi” anche al CIS Under 16.
Martina Franca c’era, l’AD Itria Scacchi c’era, pertanto Ad Maiora ragazzi, Ad maiora a “Gli Arroccatori”!




 



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