CHIACCHIERE LEGGERISSIME
Ingredienti
2 uova
2 tuorli
500 gr di farina Manitoba
50 grammi di zucchero
un pizzico di sale
grattugiata di limone
vino bianco secco. o marsala
50 di burro o strutto o 40 di panna fresca
Preparazione
Impastare tutto insieme mettendo il liquido scelto nella quantità che richiede l’impasto per averlo morbido ma ben lavorabile. Dare qualche piega alla pasta prima di stenderla sottile e tagliare nella forma desiderata facendo dei piccoli tagli orizzontali su ogni sfrappolina (facoltativo). Friggere in olio non caldissimo,170/175.
ROSETAS
Ingredienti
3 uova
200 gr di farina 00
350 ml di latte che si è riscaldato prima con buccia di limone
olio di semi per friggere
zucchero al velo
Preparazione
Fare una pastella con farina, uova e latte (risulta abbastanza liquida). Riscaldare la formina nell'olio bollente, far colare l'eccesso di olio e intingere la formina nella pastella. Metterla subito nell'olio caldo e vedrete che la pastella si gonfierà staccandosi dalla formina se avete problemi aiutatevi con una forchetta o delle pinze da cucina.
Quindi toglietele dopo pochi secondi mettendole su carta assorbente.
Cospargete tutto di zucchero al velo o zucchero semolato.
ROTELLINE MARCHIGIANE
Ingredienti per 8 persone:
650 g di farina "0"
3 uova a temperatura ambiente
50 g di burro oppure strutto
12 g di lievito di birra fresco oppure 7 g di lievito di birra secco
50 g di latte caldo + 100 latte di latte freddo
230 g di zucchero
3 arance non trattate
2 limoni non trattati
olio extravergine di oliva delicato per friggere
Preparazione
Sciogliere il burro in 50 grammi di latte caldo. Lasciarlo raffreddare aggiungendo 100 g di latte freddo sciogliendovi il lievito di birra.
Setacciare la farina sulla spianatoia. Fare la fontana , mettere le uova leggermente sbattute, il latte con il burro ed il lievito.
Iniziare ad impastare e aggiungere se necessario il latte che serve per avere un impasto consistente ma morbido.
Avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo riposare per circa mezz’ora.
Stendere l’impasto in un rettangolo sottile.
Grattugiare la scorza delle arance e dei limoni. Con un robot tritarle, quindi cospargere la superfice di zucchero e poi aggiungere le bucce grattugiate. Arrotolare il rettangolo e
tagliare il rotolo a rotelle dello spessore di circa 1 centimetro e mezzo.
Friggerle e scolarle su carta paglia perché sulla carta casa potrebbero attaccarsi.
Friggendo lo zucchero all'interno si scioglie e caramellale rotelline.
CASTAGNOLE ALLA RICOTTA
Ingredienti:
220g di farina 00
90 gr zucchero
2 uova (a temp. ambiente)
Buccia di limone di un limone non trattato grattugiato
Buccia di un’arancia non trattata grattugiata
125g di ricotta
1/2 bustina di lievito x dolci 8 gr
1/2 bicchierino di liquore tipo rum
1 pizzico di sale
Preparazione:
in una ciotola setacciate la ricotta fino a ridurla in crema, aggiungete le uova, lo zucchero, il liquore e mescolate con una frusta.
Aggiungete ora la farina, il sale e le bucce di limone e arancia; amalgamando bene il tutto . In un piccolo pentolino profondo mettete dell’olio di arachidi in quantità tale che le castagnole possano friggere in olio profondo. Portate l’olio a temperatura (180°C , potete verificare inserendo uno stecchino: l’olio è a temperatura se intorno allo stecchino si formano le bollicine).
Riempite una sac a poche con l’impasto e tagliate la punta in modo che l’apertura abbia una dimensione di circa 2cm di diametro. Posizionatevi con la sac a poche sopra l’olio e premete facendo uscire circa 2cm di impasto per volta e tagliando con un coltello in modo da farlo ricadere nell’olio. Non friggete troppe castagnole alla volta, altrimenti abbasserete troppo la temperatura dell’olio. Mano a mano che le castagnole saranno ben colorite, scolatele e adagiatele su carta assorbente. Lasciatele freddare, poi spolveratele con zucchero a velo e servire.
LA CHEF
Maestra di cucina per eccellenza, Teresa Doria esprime il suo talento con una creatività in assoluta libertà.
E' un vero e proprio segugio per le materie prime, non solo della sua Taranto, ma alla costante di ricerca del buono.
Nel suo laboratorio, nei ristoranti che la chiamano a rappresentare la Puglia a tavola, o a lezione, Doria è sempre se stessa: estro e sapori.