Sono sette i comuni della provincia ionica chiamati al voto, sette come i candidati sindaco di Lizzano (su diecimila abitanti). Difficile fare pronostici, soprattutto dopo quanto accaduto in Provincia con l’arresto del Presidente
Conto alla rovescia per il voto delle amministrative 2013. I cittadini sono chiamati alle urne per il rinnovo dei consigli comunali. Nella provincia ionica in ben 7 comuni si vota per l’elezione del nuovo sindaco. Si tratta di Crispiano, Leporano, Lizzano, Palagianello, Pulsano, San Marzano di San Giuseppe e Manduria. Si tratta di Comuni con popolazione al si sotto dei 15 mila abitanti, fatta eccezione di Manduria che conta poco più di 30 mila cittadini. In quest’ultimo è previsto il turno di ballottaggio nel caso nessuno dei candidati a sindaco riesca a superare la soglia garantita a primo turno della maggioranza dei voti.
Secondo alcune indiscrezioni, la strada preannunciata a Manduria è proprio quella del ballottaggio, visto che i candidati alla poltrona di primo cittadino sono ben 8 con 19 liste apparentate. Ecco i nomi degli aspiranti sindaci: Roberto Massafra (con 4 liste); Maria Grazia Cascarano (5 liste con il sostegno del Partito Democratico); Michele Matino (1 lista); Luigi Morgante (4 liste con il sostegno del Popolo della Libertà); Tullio Mancino (2 liste); Pietro Attanasio (1 lista); Sandro Zecchino (1 lista sostenuta dal Movimento di Beppe Grillo); Domenico Sammarco (1 lista).
A Lizzano, comune con 10 mila anime, si presentano in 7 alla carica di sindaco: Elena Quaranta, Antonio Clemente Cavallo, Pippo Donzello, Bruno Pozzessere, Antonio Lecce, Valerio Morelli e il sindaco uscente Dario Macripò targato Popolo della Libertà.
Stesso numero di aspiranti sindaco anche a San Marzano di San Giuseppe: Antonio Agostino Bruno, Pasquale Papari, Walter Giordano Fischetti, Cosimo Macripò, Francesco Leo, Flavio Gallo (5 stelle) e Giuseppe Tarantino.
Più gestibile la “lotta” a Pulsano con tre candidati sindaco: Giuseppe Ecclesia del Popolo della Libertà, Emiliano D’Amato per il centrosinistra e Claudio Spinosa per il movimento 5 stelle.
Leporano vede solo due sfidanti alla carica di sindaco: Vito Di Taranto e Angelo D’Abramo; a Palagianello anche due avversari: Michele Labalestra e Gregorio Scalera.
Tre candidati invece a Crispiano: Egidio Ippolito, Anna Sgobbo e Umberto Marchetti con la lista a 5 stelle.
E’ evidente come in questa tornata elettorale sia esplosa la volontà di partecipazione da parte di persone nuove, gente che per la prima volta si impegna in politica e soprattutto tantissimi candidati giovani. Importante anche il dato rilevante delle liste con a capo il ribelle Beppe Grillo, in tutti i comuni chiamati al voto si è presentata la lista del Movimento 5 stelle.
Una attenta analisi va fatta in questa competizione amministrativa del 26 e 27 maggio, in particolar modo sul futuro esito del Movimento di Grillo, che come già abbiamo notato nelle scorse regionali cala di molto il suo consenso rispetto alle Politiche di Febbraio.
La diminuzione dei ribelli a 5 stelle sta nel fatto che nelle competizioni locali non hanno ancora acquistato quella credibilità e quella fiducia che alle Politiche avevano ottenuto grazie alla legge elettorale, in quanto i candidati venivano nominato dall’alto. In questo modo non era necessario interagire direttamente con l’elettore, tanto che spesso alcuni candidati (attualmente deputati e senatori) non si erano mai visti in giro.
Altro quesito significativo è il terremoto politico di questi giorni, accaduto a Palazzo di Governo della Provincia di Taranto. Lo tsunami, inaspettato, di questi giorni che ha visto coinvolto l’ormai ex Presidente della Provincia Gianni Florido, arrestato in ambito dell’indagine “Ambiente svenduto” relativa all’Ilva, porterà sicuramente confusione tra gli elettori.