Da Martina Franca, una mostra collettiva intitolata Ilvarum Yaga e una raccolta fondi per realizzare il progetto “Nati per leggere” è dedicato ai bambini del quartiere Tamburi di Taranto, esposti sin dal loro concepimento e durante tutta l’infanzia agli inquinanti immessi in ambiente dalle industrie che si trovano a ridosso del quartiere, tra cui la più grande acciaieria d’Europa
Ilvarum Yaga è una strega capace di trasformarsi in vento e polvere. S’insinua nelle case degli uomini, si nasconde nei corpi dei bambini e lentamente si nutre delle loro vite.
llvarum Yaga è la protagonista della mostra collettiva della seconda edizione di Manuscripta, il Festival martinese della letteratura a fumetti che vedrà impegnati oltre 80 autori che si cimenteranno con questo mostro cercando di sconfiggerlo con la potenza delle loro matite.
I bambini che vivono e crescono nel quartiere Tamburi di Taranto sono esposti, sin dal loro concepimento e durante tutta l’infanzia, agli inquinanti immessi in ambiente dalle industrie che si trovano a ridosso del quartiere, tra cui la più grande acciaieria d’Europa.
Tra le sostanze inquinanti, molte sono tossiche per il sistema nervoso infantile e possono causare riduzione del Quoziente Intellettivo (QI) ed altre malattie neurologiche. L’unica “cura” possibile per contrastare questi possibili effetti nocivi è quella di stimolare la mente, in fase di sviluppo, con la lettura ad alta voce fatta fin dai primi mesi di vita.
Le stampe delle tavole (inedite) degli ottanta autori saranno messe in vendita e il ricavato sarà devoluto all’Associazione Culturale Pediatri di Puglia e Basilicata, rappresentata dalla dottoressa Annamaria Moschetti, referente per la provincia di Taranto del Progetto “Nati per leggere” che provvederà all’acquisto dei libri certificati per la creazione di una vera e propria biblioteca terapeutica.
La mostra sarà presentata, a Martina Franca, al Palazzo Ducale, giovedì 5 ottobre (Sala degli Uccelli) alle ore 19.00 e inaugurata alle ore 20.30 dello stesso giorno (sale Piano Nobile). Sarà visitabile fino a domenica 15 ottobre con ingresso libero.