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Alessandra Fichera/Aveva ragione mio padre

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

28
MAR
2014
Quando la bellezza si combina con il talento: da Pulsano a Roma, andata e ritorno, per non fermarsi mai. Figlia d’arte, ha imparato saggezza e sensibilità proprio da chi l’aveva definita la “Loren del 2000”
 
Ballerina, attrice, modella, presentatrice, cantante, fotografa, Alessandra è un'artista a tutto tondo. Oggi parliamo di lei, nata a Pulsano, dove è tornata dopo aver vissuto per molti anni a Roma. E proprio a Pulsano l’abbiamo incontrata, nel suo studio fotografico, intercettandola tra i suoi continui viaggi di lavoro per Roma.
Ciao Alessandra. Siamo contenti di conoscerti personalmente. Leggendo il tuo curriculum ci si rende subito conto di avere a che fare con un’artista dall’indiscusso talento. Con quale esperienza è iniziata la tua carriera?
«E’ iniziata con il tour del “Bagaglino” e “Creme Caramel” con i comici Battaglia e Miseferi debuttando all'Ariston di Sanremo e con la scuola di Renato Greco di modern jazz di Roma dopo anni e anni di studio di danza classica e modern jazz presso la stessa scuola e presso i centri di danza IALS e Balletto di Roma».
 
Sei un'artista poliedrica. Qual è l'attività che ti esalta di più?
«E’ senza dubbio il cinema. Mio padre mi diceva: “Tu sei la Sophia Loren del 2000”. Tuttavia mi appassiona anche il canto leggero, il teatro, la musica e la danza che è stata l'espressione massima del corpo e della mia sensibilità artistica».
 
L’esperienza che più ti ha segnato e quella che ricordi con maggiore soddisfazione?
«Ne ricordo più di una: “Uno mattina”, l’intervista di Lucci per “Le Iene”, il videoclip per il coreografo di Prince. Quelle cinematografiche con Verdone, Garko e De Sica. Poi le esperienze a New York presso le scuole Broadway Dance Center e presso la Steps. Quelle teatrali come la “Boheme” al Teatro dell’Opera di Roma con Zeffirelli, con Raffaele Paganini ne “La vedova allegra”». 
 
Sei figlia del compianto Nino Fichera, storico fotografo pulsanese scomparso quattro anni fa. Cosa ricordi del tuo papà e cosa ti ha lasciato?
«Mio padre mi ha insegnato a vivere con saggezza e sensibilità... elementi importanti anche su un palcoscenico! Era un grande uomo e un grande maestro della fotografia. Da lui ho ereditato l’amore per la sua arte che era anche quello di mio nonno Alessandro Fichera di Taormina».
 
Torniamo a te…
«Sono del segno della Bilancia, mi definisco solare, testarda, dolce, determinata, esuberante, dicono sensuale. Amo la psicoanalisi e la natura, sono riflessiva e umile».
 
I tuoi progetti per il futuro?
«Vorrei realizzare il progetto di un Ristoteatro alla Filaccia, la terra di mio padre Nino. Un posto in cui poter degustare un buon vino e assistere a spettacoli di musica, danza e teatro. Spero comunque di proseguire le mie esperienze nel campo cinematografico senza tralasciare le altre attività in cui da sempre sono impegnata».
 
Ti ringraziamo per la disponibilità e ti facciamo un grosso in bocca al lupo per la tua carriera.
«Grazie a voi. Un saluto a tutti i lettori di Extra!».
 
 


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