Ininfluente sconfitta a Bisceglie (75-66) per una Due Esse già matematicamente seconda nel girone, in virtù del successo casalingo di domenica scorsa contro il Roseto. Torresi: “Risultato importante, ma restiamo con i piedi per terra”
Con il secondo posto matematico in tasca, la Due Esse Basket Martina cede il passo in casa del Bisceglie per 75 a 66. Risultato ininfluente per la posizione dei duessini nel girone C del campionato nazionale di Serie B. Abbiamo raggiunto Mauro Torresi, definito “pitbull” dai propri tifosi, per fare il punto in casa bluarancio, alla vigilia di un appuntamento storico che potrebbe proiettare la formazione martinese in Serie A.
Contro il Roseto, una vittoria molto importante per gli uomini di Meneguzzo. Mauro Torresi, che gara è stata quella disputata dalla Due Esse e la formazione abruzzese?
«La classica partita da incorniciare. Siamo entrati in campo con la giusta determinazione e la cattiveria necessaria per prenderci questo attesissimo secondo posto. È stata una partita molto tesa per il valore della posta in palio per entrambe le formazioni. Non potevamo interpretarla meglio. Come da grande squadra, siamo stati capaci di portare un mattoncino a testa: ognuno di noi ha dato il proprio contributo. Anche nei momenti di difficoltà, non abbiamo mai mollato. Anzi, abbiamo cercato di fare meglio azione dopo azione fino al suono della sirena. Sapevamo, inoltre, che il Roseto proveniva da tre sconfitte consecutive e aveva il “dente avvelenato”: una squadra, pertanto, che doveva fare bottino pieno».
Coach Meneguzzo ha definito la gara contro il Roseto “la migliore dell’anno”. Sei dello stesso avviso del tecnico?
«Sì, sono d'accordo con lui. Quest’anno ci siamo espressi al meglio, abbiamo fatto vedere dell’ottimo basket in diverse occasioni. Forse con Roseto è stata la più bella, ma anche con Reggio Calabria è stata una gara combattuta. In casa abbiamo fatto registrare medie altissime, incoraggiati da un pubblico da categoria superiore».
Uno scarto importante (+18). A leggere questo dato, si potrebbe parlare di una passeggiata della Due Esse. È stato davvero così?
«Molto spesso distanze così accentuate, non rispecchiano il giusto andamento dell’incontro. Non dimentichiamo che il Roseto si è fatto pericoloso all’inizio del terzo quarto, un momento in cui abbiamo leggermente mollato la presa. Siamo ritornati lucidi e abbiamo ripreso a macinare punti, dimostrando di voler conquistare la posta in palio».
36 punti e una prestazione da incorniciare per te.
«Una serata di “grazia”. Sto attraversando un ottimo momento, sia in campo che al di fuori. Quando uno sportivo è sereno, riesce a fare cose incredibili con semplicità e disinvoltura. Ovviamente, devo ringraziare i miei compagni per la fiducia: un gruppo eccezionale».
C’è la matematica: la Due Esse è seconda. Come proseguirà ora la stagione della formazione bluarancio e cosa dovrà dimostrare per meritare il salto di categoria?
«Ora viene il bello. C’è il secondo posto in cassaforte, ma non per questo dobbiamo mollare. Dobbiamo mantenere alta la concentrazione. La testa sarà ai playoff, ma l’attenzione dovrà rimanere la stessa anche nelle ultime partite del campionato. Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. In questo campionato abbiamo dimostrato di meritare la seconda piazza alle spalle dell’Agrigento. Resto dell'idea che i playoff rappresentino un campionato a parte e sono sicuro che saremo in grado di confermare la stessa determinazione e grinta espressa contro il Roseto. La strada è lunga e soprattutto molto dura per questo dobbiamo rimanere uniti e mantenere i piedi per terra».
Col Bisceglie sconfitta “indolore”, mentre contro Scauri si gioca sabato 28 aprile (20.30) al PalaWojtyla, per l’ultimo appuntamento del campionato. Credi che Meneguzzo darà spazio a chi ha giocato meno quest’anno o confermerà i “titolari” per non far calare la concentrazione?
«Due formazioni molto buone, sono composte da ottimi giocatori e la loro classifica non rispecchia il loro reale valore. Squadre che cercano di staccare il pass per i playoff. Noi non abbasseremo la guardia, cercando di mantenere il ritmo partita. Sono certo che coach Meneguzzo gestirà al meglio le risorse a disposizione in modo da arrivare al top nei playoff».
La città si sta dimostrando vicina alla squadra: c’è un messaggio che ti piacerebbe rivolgere ai vostri “fedelissimi” tifosi e a coloro che da poco si stanno avvicinando a questa disciplina?
«Alla città e ai nostri tifosi non posso chiedere niente. Ci sono stati vicini fin dalla prima giornata contro il Potenza. Stiamo vivendo lo stesso sogno e mi piacerebbe vedere il palazzetto gremito, così come lo è stato contro il Roseto. Avere una carica così per un giocatore è tutto. Un'arma in più nei playoff».