Quello che ieri sera era un portone chiuso a doppia mandata, questa mattina, in conferenza stampa, è diventato una finestrella aperta sulla speranza di trovare un accordo per non decretare la fine del calcio professionistico a Martina Franca. Il direttore generale dell'As Martina Franca 1947, Nino Petrosino, invoca un passo indietro dell'Amministrazione Comunale manifestando nel contempo la volontà di accolarsi alcune spese. Intanto, in uno dei momenti più tribolati, fa il suo esordio il neo socio Massimo Lippolis.
"O il Comune fa un passo indietro e ci viene incontro per la convenzione o il calcio a Martina è finito. A noi va bene anche la richiesta di utilizzo del Tursi in attesa del rilascio della convenzione che così com'è, lo ripeto, non sarà firmata dalla nostra società mai e poi mai per ragioni gia più volte evidenziate. Il proveddimento approvato ieri in Consiglio è peggiorativo rispetto alla delibera di Giunta del 19 giugno che a sua volta era peggiorativa del provvedimento non discusso nel Consiglio del 18 giugno".
Questo in sintesi il pensiero del direttore generale Petrosino, espresso nel corso della conferenza stampa mattutina agli organi di informazione in presenza anche del socio di maggioranza Massimiliano Lippolis che ha potuto presentarsi per la prima volta dinanzi ai microfoni nella sede societaria: "Mi dispiace presentarmi in un momento in cui si rischia di compromettere il calcio per attriti col Comune che non si fa interprete delle esigenze legittime della società. Quello a cui ho assistito ieri in Consiglio è stato sconcertante. Non ho mai visto una Amministrazione così ostile al calcio e soprattutto a una società di blasone che milita in un campionato prestigioso come quello della Lega Pro, invidiata da tutti. Spero di poter tornare qui la settimana prossima per parlare di aspetti tecnici legati al calcio giocato ed alla nuova stagione, altrimenti sarà solo un piacere avervi conosciuto".