Uno spettacolo andato in scena, nei suoi contenuti più importanti, nell’ultima mezz’ora del match, in cui sono stati siglati 7 gol dei 9 complessivi. Ancora e Diakité hanno siglato una doppietta ciascuno
Un Taranto concentrato, allo stadio “Erasmo Iacovone”, si abbatte sul Manfredonia con un punteggio inusuale nel calcio, 8-1. Uno spettacolo andato in scena, nei suoi contenuti più importanti, nell’ultima mezz’ora del match, in cui sono stati siglati 7 gol dei 9 complessivi. Ancora e Diakité hanno siglato una doppietta ciascuno, le altre reti sono state messe a segno da D’Angelo, Favetta, Galdean e D’Agostino. Ora i rossoblù sono terzi con 65 punti.
Taranto Manfredonia 8-1
Cronaca dell’incontro: al 5′ sponda di Giorgio per Favetta, il cui stacco di testa è bloccato dal portiere Grasso. All’11’ Taranto in vantaggio: calcio d’angolo battuto da Marsili e colpo di testa vincente di D’Angelo; al 14′ conclusione di Ancora, a lato. Al 29′ ci prova La Forgia, sfera deviata in corner dalla difesa; al 33′ Marsili per Favetta, stacco sopra la traversa. Al 41′ tiro debole di Ancora; al 44′ tentativo mancino di Rinaldi, sul fondo. 2° tempo: al 1′ incursione d Favetta, che supera un avversario in velocità ma conclude alto col destro. Al 2′ parata di Grasso su una deviazione di testa di Favetta; al 7′ clamorosa chance sempre per Favetta, che davanti all’estremo difensore ospite calcia fuori. Al 9′ pareggio a sorpresa del Manfredonia: azione personale di La Porta, che imbecca La Forgia abile con un rasoterra a superare Pellegrino. Al 13′ rossoblù nuovamente avanti: grandissima conclusione dalla distanza di Favetta, la cui traiettoria si insacca sotto l’incrocio. Al 16′ scatto in velocità di Diakité, che tenta un pallonetto finito alto; al 18′ tris Taranto con Ancora, che deposita il pallone in rete a porta sguarnita dopo un assist generosissimo di Diakité. Al 20′ poker ionico con una strepitosa rovesciata di Diakité in stile Ronaldo-Simy. Al 28′ quinta marcatura del Taranto con Ancora, la cui conclusione di destro batte l’incolpevole Grasso. Al 31′ schema da corner di Marsili per Galdean, il cui tiro al volo trova una deviazione favorevole di un difensore avversario e giunge così la sesta rete. Al 41′ espulso il portiere Grasso per un’uscita sconsiderata ai danni di Ancora, ormai lanciato verso la porta. Al 45′ settimo gol rossoblù con una splendida punizione siglata dal subentrato D’Agostino. Al 46′ ottava ed ultima rete tarantina con Diakité.
Le interviste. Mister Cazzarò. “La svolta è arrivata dal gol dei dauni. Ho cambiato modulo, due calciatori e, soprattutto, la testa ai miei, forse troppo sicuri del vantaggio iniziale. In queste partite è facile complicarsi la vita. La concentrazione è fondamentale sempre. Non si può dormire tranquilli quando in campo, seppur sei in vantaggio, hai un avversario di fronte. Ad un certo punto della gara, avevo tutti gli attaccanti in campo. (Sorride sornione, sa che è un messaggio al Potenza, prossimo avversario). Sono contento per tutti quelli che sono scesi in campo, proprio per valorizzare e verificare le forze per i playoff. Per Ancora, valuteremo, nelle prossime ore le sue condizioni fisiche, dopo l’infortunio (evitabile l’uscita scordinata del portiere avversario). Stesso discorso per Rosania”. Per concludere, un pensiero all’arbitro donna: “Ha arbitrato bene. E poi, le donne hanno sempre ragione”. E uno a Iacovone: “Una festa, forse guidata dall’alto da Lui, in occasione del suo 66° compleanno”.
L’attaccante Diakite. “Come non si può essere felici quando si fa gol si vince (oggi due, pur avendo giocato solo mezz’ora)”. La rete in rovesciata, ricorda la prodezza ultima di Ronaldo. Lui sminuisce. “La mai prima rete, in rovesciata, potevo siglarla solo così. Era l’unico modo per far gol da quella posizione. Nel primo gol di Cristiano, più che parlare di altruismo, diciamo che ho voluto accertarmi della certezza di far gol al 100% e gli ho servito la palla (d’altronde, era stato lui ad impostare). Col Potenza, sarà una battaglia. Ma noi vogliamo vincere!”
Il centrocampista . Marsili. “Un secondo tempo giocato nella maniera giusta. Ovvio che era una partita che andava chiusa prima. La forza del Taranto si è vista dopo la sberla, a freddo, del Manfredonia. Siamo una famiglia, lo dimostriamo sempre di più”. Festeggiato per le 100 e una presenze in rossoblù: “Sono orgoglioso. Taranto è per me una casa, come i colori che la rappresentano. Vivo qui da 12 anni. Ora il Potenza, andiamo a giocarcela”.
La prossima partita. Domenica 29 aprile, il Taranto andrà a sfidare, al “Viviani”, la capolista Potenza, non ancora promosso in Serie C poiché sconfitto, domenica 22, a Nardò.
IL TABELLINO
Campionato Nazionale Serie D girone H 2017/18 – 15^ giornata di ritorno – Data e ora 22.04.2018, ore 15:00 – Stadio “Erasmo Iacovone" di Taranto
TARANTO-MANFREDONIA 8-1
Marcatori: 12' pt D'Angelo (T), 9' st La Forgia (M), 13' st Favetta (T), 19' st Ancora (T), 21' st Diakite (T), 29' st Ancora (T), 32' st Galdean (T), 45' st D'Agostino (T), 46' st Diakite (T).
TARANTO (4-3-3): Pellegrino; Corbier (40' st S. Boccadamo), Marsili, D'Angelo, Cacciola (32' st Giannotta); Capua, Galdean, Gori (12' st Diakite); Giorgio (12' st Portoghese), Favetta (27' st D'Agostino), Ancora. A disposizione: Pizzaleo, Bilotta, Palumbo, Li Gotti. All. Michele Cazzarò.
MANFREDONIA (4-3-3): Grasso; Granatiero (24' st Falco), Rubino, Maffiola, Tristano; La Porta, Russo, Stoppiello; Rinaldi, La Forgia, Genchi (14' st Quitadamo, 44' st Prencipe). A disposizione: Ciuffreda, Brigida, Falcone, Gallo, Martino, Rendine. All. Lorenzo Mancano.
Arbitro: Sig.ra Graziella Pirriatore – sezione di Bologna; 1° assistente: Sig. Andrea Barcherini – sezione di Terni; 2° assistente: Sig. Riccardo Marchionni – sezione di Foligno.
Ammoniti: Ancora (T), Stoppiello (M).
Espulsi: al 41' st Grasso (M) per avere interrotto una chiara occasione da rete.
Note: prima della gara è stata consegnata una maglia e una targa celebrativa a Massimiliano Marsili per le 100 presenze in campionato disputate con la maglia del Taranto; corner 6-1 per il Taranto; recupero 1’ pt, 4' st; circa 1600 spettatori.