La denuncia di una residente del quartiere Sestante: «Ormai siamo prigionieri in casa, non possiamo uscire»
Anche chi ama gli animali può averne paura; al Sestante, un quartiere residenziale nei pressi della Salinella, da diversi anni, ma nell’ultimo appena trascorso in particolare, molti cani randagi disturbano il quieto vivere dei residenti. Elisabetta Cordaro, abitante del quartiere, ha segnalato degli episodi poco rassicuranti: «Nel quartiere vivono 30 cani circa, di taglia molto grande per giunta, che spaventano gli abitanti della zona. Per andare alla ricerca dei gatti, che si nascondono tra i copertoni delle gomme e la carrozzeria delle auto, le devastano con i denti, al punto da addentare paraurti e lamiere, uccidendo i felini sistematicamente. La gente è spaventatissima, non si esce più a piedi e spesso capita che riescano a entrare nei residence attraverso i cancelli che si aprono al passare delle macchine. Per non parlare poi se si porta a spasso il proprio cane, si rischia 9 volte su 10 di essere rincorsi da un intero branco di cani; tutto ciò avviene a qualsiasi ora del giorno e della notte. Tempo fa chiamai il personale del canile, ma fu tutto inutile perché non solo recuperò qualche cane innocuo, lasciando liberi quelli che recano danno, ma ho visto avvelenare i cani davanti ai miei occhi!». Esattamente un anno fa, l’assessore Baio descrisse la situazione come “una punta di iceberg”, ma ad ogni modo il Comune stava prendendo i dovuti provvedimenti, come ad esempio avviare una sistematica sterilizzazione nonché la microcippatura finalizzata a una banca dati, in accordo con il responsabile del Dipartimento di Igiene e Prevenzione della USL e dell'Ufficio Veterinario. Si ricorda che il Comune spende 50000 euro mensili per la gestione della problematica, ma i soldi sono insufficienti o non vengono utilizzati?