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Matteo Salvini/Bella faccia (di bronzo)

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

9
MAG
2014
Stop all’euro e ai clandestini: il Salvini-pensiero a Taranto (e a Locorotondo) si riassume così. Peccato che – anche a buona ragione – il segretario della Lega Nord sia stato pesantemente contestato
Chi ha superato gli "anta" ricorderà una celebre pubblicità, interpretata dal complesso dei Brutos, durante la quale un componente del gruppo prendeva schiaffi in continuazione  e, nonostante ciò, manteneva sempre una "bella cera". Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega nord, qualche schiaffo (metaforico!) lunedì scorso l'ha preso in quel Sud che a lui "puzza". A Napoli non gli hanno consentito di parlare. Ma ciò non ha modificato il suo umore. A Taranto ogni possibile forma di contestazione è stata evitata con un repentino cambio di programma; doveva parlare davanti alla portineria "D" dell'Ilva alle 17,30, ma ha incontrato solo i giornalisti sulla rotonda del lungomare. Ufficialmente perché non ci sarebbe stato alcun riscontro della direzione aziendale alla sua richiesta di incontro (la portineria "D" per chi conosce lo stabilimento in realtà è esattamente alle spalle dell'ingresso direzione, quasi a 1 km!). Un incontro breve con diverse telecamere e taccuini ed una sola risposta a ogni domanda: dobbiamo uscire dal'euro! «Siamo qui per fare proposte, per offrire una battaglia contro l'Europa delle banche, contro l'euro, che è una moneta criminale, contro la immigrazione clandestina,  che è un problema anche da queste parti, e contro la legge Fornero. Sono qui a proporre la Lega Nord anche al Sud, non ho voglia di perdermi in polemiche». Un tour difficile quello di Salvini in quel Sud da sempre considerato il male assoluto: «Ho sempre attaccato e sempre attaccherò la politica del Sud e quella del Nord. Napoli non merita di essere ridotta come è ridotta per merito di amministratori incapaci; Roma non merita di essere ridotta come è ridotta. Taranto è fallita per colpa di qualcuno che si è distratto evidentemente. Ci mettiamo a disposizione di gente che ci chiama; ci hanno chiamato delegati sindacali, ci ha chiamato tanta gente, e quindi ci vengo. Sono convinto che la battaglia contro l'euro, contro l'Europa, contro la immigrazione clandestina e la legge Fornero serva a Milano, serva a Bolzano e serva anche a Taranto». Difficile comunque comprendere le ragioni perché a Taranto si debba votare Lega Nord; Salvini ha la sua spiegazione anche per questo:«Votare Lega Nord perché siamo gli unici a dire fuori dall'euro subito per tornare a lavorare; con la lira si stava bene a Milano e si stava bene anche a Taranto. Siamo gli unici sulla  scheda elettorale a dirlo, se qualche tarantino ritiene che 12 anni fa si stava meglio non ha che da scegliere Lega Nord». Non è mancato naturalmente un riferimento alla questione Ilva: «Lavoro e salute un equilibrio difficile, ma non mettere sul mercato la salute di chi abita qua. Mantenere però l'industria in Italia perché senza l'industria  l'acciaio non si vende. Così a Genova, a Piombino e a Taranto. Occorre uscire dall'euro per mantenere in piedi le aziende. Taranto era motore trainante; o in Italia abbiamo tutti disimparato a lavorare in questi anni o ci hanno rifilato una fregatura dall'Europa sul modello tedesco. Questo è un danno per la Lombardia, per la Puglia; prima ne usciamo e meglio è per tutti». Incontro breve, mordi e fuggi, chiaramente legato alla campagna elettorale per le europee. Difficilmente dopo il voto rivedremo Salvini a Taranto. Alcuni temi della Lega Nord possono tranquillamente acquisire la dignità della condivisione. Che l'euro, nella forma con cui è stato introdotto in Italia, rappresenti un problema non è un mistero; che l'Europa a trazione tedesca ci penalizzi è un altra questione sorretta da fatti oggettivi. Anche le forme con cui si affronta la immigrazione clandestina è meritevole di discussione; infine la legge Fornero si auto cassa attraverso i (pessimi) risultati della sua applicazione. La discussione deve interessare le soluzioni proposte. Davvero l'uscita dall'euro può rappresentare la soluzione a tutti i mali? Possono essere i respingimenti la soluzione alla immigrazione clandestina? Discuterne in campagna elettorale è una pretesa non da poco. Ma neppure impedire a qualcuno di esprimere le proprie opinioni, per quanto irricevibili, soprattutto quando esprimono generici giudizi su un popolo (quello del Sud), è segno di saggezza.  
 


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