Confcommercio Taranto sollecita la Regione Puglia su due grandi temi: la infrastrutturazione del territorio provinciale e la promozione della destinazione turistica Taranto e provincia dove si salva solamente Castellaneta.
"Il 2013 è stato un anno top per il turismo regionale, per la prima volta -secondo l’Istat- la Puglia rientra tra le prime 4 mete preferite di vacanza in Italia. Il Gargano ed Salento confermano la leadership; per la provincia jonica, Castellaneta si attesta al decimo posto per le presenze (407 mila), il dato degli arrivi piazza invece Taranto (66 mila) tra le prime tredici località.
Sono dati che evidenziano che il turismo jonico è concentrato nel territorio di Castellaneta – dove dallo scorso anno è partito l’accordo con un grosso tour operator austriaco per le vacanze primaverili dei pensionati- e che località rivierasche storiche come Leporano e Pulsano, presentano un numero di arrivi e presenze turistiche tutt’altro che significativo, nonostante il numero di posti letto disponibili.
In particolare la vicenda Ilva, a partire dall’estate del 2012, ha inciso negativamente sull’immagine turistica del territorio provinciale e del capoluogo jonico. Sul settore del turismo di mare, ed in particolare nel versante orientale della provincia, gravano inoltre notevoli problematiche strutturali: dagli impianti di depurazione delle acque reflue con scarico a mare, alla rete idrica e fognaria in taluni casi inesistente; l’ erosione costiera che in alcuni tratti ha mangiato interi pezzi di costa; i collegamenti stradali inadeguati e la totale assenza di aree di sosta nelle zone costiere; i servizi pubblici di collegamento carenti, se non addirittura inesistenti in alcune aree. La inadeguata dotazione infrastrutturale (ferroviaria e stradale) a supporto della rete di collegamento del territorio provinciale; emblematica a tal proposito, la vicenda della direttrice “Taranto/Avetrana”.
L’attivazione dell’aeroporto ‘ Arlotta ‘di Grottaglie, potrebbe rappresentare una prima risposta alle esigenze di mobilità di un territorio che si sente gravemente penalizzato dalla inadeguatezza del sistema dei collegamenti esterni ed interni. La mancata attivazione dello scalo aeroportuale mette in difficoltà gli operatori delle grandi strutture ricettive del versante occidentale della provincia che sono costretti a prelevare i propri ospiti dagli aeroporti di Brindisi e Bari, facendosi carico di oneri aggiuntivi considerevoli sia in termini di costi che di orari. Allo stato attuale va rimarcato che la Società di gestione degli aeroporti pugliese adotta politiche che scoraggiano le compagnie che volessero utilizzare l’Arlotta per i collegamenti charter, proponendo costi aeroportuali molto più elevati rispetto a Brindisi. Altrettanto inadeguato risulta, il servizio di trasporto terrestre offerto da Pugliaairbus che collega gli aeroporti pugliesi - 4 corse giornaliere (Brindisi/Taranto) e 2 corse per Bari- risultando decisamente esiguo.
Il confronto con la Regione Puglia, sollecitato da tempo, pone due grandi temi: la infrastrutturazione del territorio provinciale; la promozione della destinazione turistica Taranto e provincia.
Sul fronte della promozione è stato avviato sin dal 2013 un percorso di collaborazione con Puglia Promozione che ha prodotto dei risultati. Nell’aprile scorso l’assessore Godelli ha incontrato gli operatori, ha ascoltato le istanze delle imprese e ha illustrato i programmi, ha assunto degli impegni che hanno trovato un primo riscontro in occasione della Pasqua e che dovrebbero avere piena conferma in estate. Nessun segnale invece sul tema delle infrastrutture, dove si resta in attesa di essere convocati dagli organi regionali, per un confronto risolutivo sulle questioni riguardanti: i depuratori con scarico a mare; i collegamenti aerei e le politiche di incentivazione economica per i vettori disponibili ad effettuare voli charter; il potenziamento dei collegamenti bus da e per aeroporti di Brindisi e Bari."