I Giovani del Nuovo Centro Destra, nell'imminenza dell'arrivo della notte di San Silvestro, chiedono a tutti di prestare attenzione agli "amici a quattro zampe" e, in particolar modo, chiedono al sindaco Franco Ancona di seguire l'esempio di altri suoi colleghi che hanno emanato un'ordinanza che vieta la vendita e l'utilizzo di botti.
"Come gruppo di cittadini impegnato a prendere parte ed atto delle tematiche politiche interessanti per il nostro territorio, con tanti giovani amici impegnati nell'associazionismo cattolico e laico e tanti altri concittadini schierati civicamente in difesa dei diritti degli animali, sentiamo di unirci all'appello di sensibilità che le numerose associazioni, attive per la tutela degli amici a quattro zampe, rivolgono come di consueto in questo periodo dell'anno. A riguardo di detto ciò, lo scoppio dei fuochi artificiali in piena notte causa agli animali danni inimmaginabili: negli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai dormitori (alberi, siepi e tetti delle case), volando al buio alla cieca anche per chilometri; nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio.
Va ricordato che cani, gatti e piccoli animali domestici si spaventano quasi a morte per i botti della notte di San Silvestro; ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana.
Per questo a San Silvestro chi possiede cani e gatti deve seguire alcuni accorgimenti: se si tratta di gatti, è bene rinchiuderli in luoghi tranquilli (garage, bagno, ecc.), possibilmente chiudendo le finestre in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano diminuiti; comportarsi in modo del tutto normale, soprattutto nel caso dei cani, senza cercare di rassicurare e di accarezzare l'animale se questo mostra paura; se il cane vede che il proprietario non si agita, di conseguenza si sentirà più tranquillo.
Le associazioni italiane animate da spirito civico in tutela degli animali, invitano i cittadini a non acquistare i botti in modo da salvare centinaia di migliaia di animali dalla morte, da probabili incidenti e da traumi da stress. Non utilizzare i botti sarà un segno di civiltà e sensibilità anche nei confronti di tutti gli operatori, in particolar modo i Vigili del Fuoco, che il primo dell'anno devono intervenire per interventi di soccorso di animali rifugiatisi in ogni dove.
Dal canto nostro, come giovani impegnati politicamente per il nostro territorio, a discapito degli equivoci vogliamo avanzare un'ulteriore appello, questa volta all'amministrazione comunale e nello specifico riferendoci alla persona del sindaco Franco Ancona, anch'egli proprietario di un animale domestico. Senza l'utilizzo di convenzionali strumenti di proposta, quali interpellanze in consiglio comunale, il nostro appello sulle testate giornalistiche del territorio, sarà sicuramente efficace tanto quanto una proposta in aula consiliare. Al Sindaco, in qualità di pubblico ufficiale e responsabile della sicurezza dei cittadini, chiediamo di emanare un'ordinanza che regoli l'uso improprio di fuochi artificiali e botti in pieno centro città e zone periferiche, non solo per la salvaguardia dei nostri amici a quattro zampe, ma anche per l'incolumità di tanti giovani e meno giovani incuranti del pericolo.
Non va dimenticato che i Carabinieri e la Polizia di Stato possono applicare nei confronti di tutti un articolo del codice penale, il 703, purtroppo dimenticato da molti ma comunque in vigore, che recita: "Chiunque, senza la licenza dell'Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa (... omissis ...) accende fuochi d'artificio, o lancia razzi (... omissis...), o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con un'ammenda pecuniaria. Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell'arresto fino a un mese".
Come ultima istanza richiesta, chiediamo ai lettori di sottoscrivere la petizione nazionale (on line) presente in questo indirizzo: http://www.greenme.it/