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One Billion Rising/Balliamo sul mondo

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

21
FEB
2014
Nel giorno degli innamorati, più giustizia per le donne. Anche in Piazza Maria Immacolata il flash mob contro la violenza sulle donne
Quest’anno, il 14 febbraio, il ballo planetario delle donne si è replicato in Piazza Maria Immacolata, alle ore 17.30. Se l’anno scorso la protesta era contro la violenza maschile sulle donne, quest’anno il tema era incentrato sulla Giustizia, perché non si sconfigge la violenza senza norme o leggi che tutelino le donne. Molte le associazioni che hanno collaborato per la realizzazione dell’iniziativa, parecchi gli interventi sul palco, anche quello maschile del Consigliere Comunale Ernesto d’Eri, ma fautrici e autrici sono state Barbara Gambillara, Consigliera di Pari Opportunità e Angela Blasi dell’Associazione Ethra accademia Psicosociale.
Come viene percepita a Taranto la motivazione che spinge il flash mob e quali emozioni suscita?
Gambillara: «Il flash mob viene avvertito ancora poco perché è solo il secondo anno che lo organizziamo in questa città. Lo scorso anno mi sono impegnata molto per  sostenerlo perché era un’iniziativa diversa dalle solite; ho notato che c’è una difficoltà oggettiva di unire un momento festoso e allegro, come la festa di San Valentino alla violenza sulle donne. A ogni modo, è doveroso tener presente che se ci sono donne che vivono l’amore per il proprio marito in maniera positiva, consapevole e genuina, purtroppo ci sono tante donne che da situazioni di vicinanza sentimentale traggono violenza e ne restano vittime. Mi piace molto l’idea, così come stanno facendo tantissime città italiane e internazionali, di essere vicine a tutte queste donne e mostrare loro il nostro sostegno». 
La differenza con quello dell’anno scorso?
Gambillara: «C’è stata maggiore consapevolezza nella volontà di accostare queste due cose, giornata dell’amore con la violenza, per cui siamo state contente di appoggiarlo; quello su cui vorremmo riflettere è che siamo ancora poche e vorremmo che ci fossero più persone che abbiano consapevolezza  di quanto sia presente il problema all’interno delle famiglie, tra i nostri vicini, tra persone che si conoscono e non si ha neanche la percezione che siano vittime. Quindi maggiore consapevolezza e un impegno a fare rete, a moltiplicarci: se siamo poche non ce la facciamo».
Blasi: «L’anno scorso essendo una neofita, avevo tutte le paure, i dubbi e le preoccupazioni per un evento grande e internazionale portato qui a Taranto; quest’anno le paure sono rimaste, ma ho  di conforto l’esperienza di altre città italiane. Voglio ricordare il motivo per cui quest’anno è stato dedicato alla giustizia: si vuol cercare di stimolare tutti i Governi del mondo affinché ci sia una giustizia certa in tutti i casi di reati sulle donne, dal reato di maltrattamento ai reati di discriminazione nei posti di lavoro, fino al femminicidio. Ciò che cerchiamo di portare avanti è il concetto di giustizia egualitario in tutto il mondo, fra le donne e gli uomini, e poi dire “Basta”, perché una donna ogni due giorni muore in Italia. L’intervento è chiaramente quello di parlare, di inserire il concetto nella cultura delle persone; noi come Ethra Accademia psicosociale siamo impegnati costantemente in questo versante, attraverso ad esempio incontri di gruppo di sostegno per le sensibilità femminili».
Chi ha partecipato all’organizzazione del One billion rising a Taranto?
Blasi: «L’associazione Ethra sociale insieme all’Auser, la Mediana e Hermes Academy che sono state presenti all’iniziativa e altre che purtroppo impegnate in altri ambiti, non hanno potuto prendere parte». 
 


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