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Martina Franca - Caso Euronics. Due pesi, due misure e quegli strani giudizi

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

11
MAG
2015

Non si era ancora spenta l’eco delle urla del sindaco che dal palco di piazza XX Settembre la sera di domenica 3  maggio aveva tuonato a modo suo sulla vicenda “Euronics”, che da Lecce arrivava la notizia della decisone del TAR che, in qualche modo dava ragione alla società ricorrente riconoscendo la possibilità di aprire il punto vendita di via Guglielmi.

Quello emesso dai giudici leccesi è stato un decreto “inaudita altera parte” ovvero “non udita l’altra parte” e viene richiesto quando “il trascorrere del tempo cagionerebbe un danno al diritto per il quale si chiede tutela.”

E’ nel diritto del ricorrente chiedere, ma non è certa la risposta “positiva” da parte dei giudici tranne se, il ricorso non è argomentato, articolato e documentato in modo inoppugnabile.

Dall’inizio del 2015 sono stati un centinaio i ricorsi presentati al TAR con la formula “inaudita altera parte” e quello relativo al caso Euronics è stato uno dei pochissimi casi che hanno visto il ricorrente spuntarla.

Da Palazzo ducale in attesa della discussione fissata per il 21 maggio prossimo, almeno direttamente, non è arrivato nessun commento alla decisione dei giudici.

In città della vicenda se ne è parlato e se ne parla ancora tanto, a torto come a ragione.

Si passa dalle chiacchiere da “stradone” ad argomentazioni “sociologiche”  che investono anche il futuro di una, come di cinque o trentuno famiglie che nell’apertura di quell’attività avevano visto la possibilità di portare uno stipendio a casa.

E’ incredibile come in alcuni casi, con dissertazioni indotte, si è trattato l’argomento con  superficiale partigianeria parlando o scrivendo di un “padrone” arrogante per poi, da un’altra parte, prendersela con il “padrone arrogante” Auchan che a Taranto vuole mettere a spasso una cinquantina di dipendenti.

Argomentare che il contratto fatto ai dipendenti a ottobre scadeva a dicembre, perché era di tre mesi, o che magari i lavoratori assunti non saranno trentuno ma qualcuno in meno (visto il numero dei reparti e l’estensione dell’attività), altro non è che un tentativo goffo e puerile di difesa d’ufficio e un modo per insinuare che in fondo, anche se Euronics non apre in fondo non sarebbe un gran danno.

Si è parlato e scritto come hanno fatto i giudici leccesi “inaudita altera parte”, dimenticando, forse volutamente, che il 26 ottobre 2014 il sindaco (che nel contempo è anche assessore all’urbanistica) tagliava il nastro a una attività commerciale in piena zona industriale.

Del resto la matrice è la stessa di quel blog dal quale ci si è tanto prodigati nel ricordare che il comune ha stanziato 15.000 “bombe” (leggi euro) per il “Villaggio di Babbo Natale”, omettendo che l’associazione “amica” nel corso del 2014 tra un piatto di fave e l’altro di “bombe” a casa ne ha portate poco meno di 20mila. 

Ma le “bombe” del vicino si sa, fanno sempre più rumore.  




Commenti:

Graziano 12/MAG/2015

Sono uno dei trenta lavoratori Euronics che lavorando tre mesi a contratto presso il punto vendita di Taranto e' stato escluso per l'eventuale apertura a Martina Franca visto che su trenta persone sono state confermate per Martina solo diciotto lasciando comunque a casa dodici persone.Il mio appello e che nonostante l'Azienda in principio aveva rassicurato un po tutti che sarebbero stati chiamati la maggior parte tutti tranne forse due o tre persone che nei tre mesi di formazione e periodo di prova al punto vendita di Taranto non si erano particolarmente distinte nel nuovo punto vendita sito a Martina in Via Guglielmi, invece al contrario ne a fatti su trenta fuori dodici persone ecco anche la coerenza Euronics dove putroppo anch'io come gli altri undici esclusi non e stato confermato per Martina.Dunque morale della favola volevo sottolineare che chiedendo in Azienda mi era stato rassicurato che i tre mesi di prova e formazione svolti a Taranto per Martina erano stati positivi.Non si tratta altro che un ulteriore beffa oltre l'inganno da parte di un grande Marchio dell'elettronica che comunque si e fatto gioco anche dei suoi stessi lavoratori.

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