Per i suoi alti meriti istituzionali e per la costante opera di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, è stata conferita la Presidenza Onoraria della Società Operaia di Martina Franca al Presidente Emerito della Camera dei Deputati, l’onorevole Luciano Violante
C'era l’atmosfera delle grandi occasioni sabato 11 giugno nella sala delle Adunanze generali della Società Operaia di Martina Franca dove, alla presenza di numerose autorità, soci e semplici cittadini, un emozionato Francesco Terruli ha conferito il titolo di Presidente Onorario all’onorevole Luciano Violante.
“E’ per noi motivo di prestigio e di orgoglio, come credo lo sia per tutta la città di Martina Franca, proclamare Presidente Onorario di questo Sodalizio l’onorevole Luciano Violante, figura luminosa di giurista e acuto interprete del processo di cambiamento del Paese. – ha esordito il Presidente, l’avvocato Francesco Terruli - Fondata nel 1872, la Società Operaia diventa da subito a Martina Franca una forza propulsiva del mondo cooperativo e del lavoro. Il suo operato si è sempre contraddistinto nel rispetto dei principi della mutualità e della solidarietà.
Oggi la Società Operaia è un punto di riferimento non solo per la città, ma per l’intero territorio.
Negli ultimi anni – ha continuato Terruli - abbiamo voluto assicurare all’interno di questo sodalizio, che annovera cinquemila soci, una continua partecipazione dei soci e abbiamo rafforzato questo principio in occasione del rinnovo del nostro statuto quando abbiamo istituito la Consulta degli ex-presidenti. Noi non amiamo la cultura della rottamazione; per noi le esperienze passate servono come tesoro per investire nel futuro". Ed è stato con un occhio rivolto al “futuro” amministrativo della città che il presidente Francesco Terruli ha concluso il suo interevento: “Credo sia giunto il momento in cui le forze politiche di Martina Franca, nei loro massimi esponenti, si mettano tutte insieme per cercare la soluzione che abbia a cuore soltanto l’interesse della città. Perché Martina, questa città bellissima, non merita quello che è successo martedì sera (la caduta dell’Amministrazione Comunale ndr).
Non meno emozionato di Terruli, era il Presidente Luciano Violante che, nella sua garbata compostezza, ha voluto ringraziare con parole che, in fondo risuonano come un atto d’amore per Martina Franca.
“E’ per me un onore e vi dico perché. Vi dico quello che ho imparato a Martina Franca.
I tedeschi hanno due parole per definire un luogo al quali si è particolarmente legati, affezionati:
la prima è vaterland che è la patria, la terra dei padri; la seconda è heimat il luogo dell’anima, dove ti ritrovi, ti riconosci.
Io in questa città mi sono ritrovato soprattutto in un punto: la vostra capacità di fare comunità, di stare insieme agli altri, di stare insieme.
E a Martina Franca ho imparato il senso di comunità, anche in realtà come la Società Operaia di Mutuo Soccorso; perciò quando dico che sono onorato, non lo dico a caso.
Lo dico perché questa è una grande comunità, presente da oltre un secolo nella vostra città, ed è una comunità che ha dentro di se il senso del dovere. La solidarietà, la mutualità che è alla vostra origine. Il dovere nei confronti degli altri. Ciò che rende forte una comunità è avere il senso del dovere, è avere il senso dell’altro.”
Non è mancato, seppur velato, un riferimento alle recentissime vicende amministrative. Violante, facendo riferimento anche alla sua lunga vita politica, ha affermato: “In politica il problema non è cadere; il problema è rialzarsi. C’è qualcuno che quando cade resta per terra, c’è invece chi si rialza. Bisogna rialzarsi, rialzare la città. Saranno poi i cittadini a decidere che governo vogliono. Man mano che giro nel vostro centro storico, noto la cura con la quale si tengono le strade. E’ un rapporto di amore per città, di rispetto. Guardate, io il rispetto l’ho visto qui. Vedete se un posto è curato, i successori continueranno a curarlo. Se un posto non è curato, chi viene dopo continuerà a trascurarlo ancora peggio. Poi ci sono le divisione, le contrapposizioni ma quelle ci sono dappertutto.”
Un cenno anche all’esperienza della lettura della Divina Commedia che ha coinvolto oltre seicento persone dando un senso nuovo di fare comunità: “Mi ha colpito un bambino autistico che a memoria ha recitato un pezzo e poi saltava di gioia. Gli avete fatto superare un ostacolo, gli avete dato un senso di sè. Questo è essere comunità.”
Non poteva non essere dedicata alla Società Operaria di Mutuo Soccorso di Martina Franca la parte finale dell’intervento dell’onorevole Violante:
“C’è una bellissima frase di Gustav Mahler che dice: la tradizione non è conservare le ceneri, la tradizione è alimentare la fiamma. Ecco, io spero che insieme a voi si possa alimentare ancora insieme questa fiamma, questo essere solidali, questo pensare a chi sta meno bene, a chi ha dei problemi. Il welfare va completamente ripensato nel nostro paese. Ma non possiamo pensare di delegare tutto sul lato “pubblico”. Volevo ringraziarVi per tutto quello che mi avete insegnato. Io spero che le giovani generazioni sappiamo che cosa vuol dire una Società Operaia in città. Noi dobbiamo superare la barriera delle solitudini. Si pensa di essere insieme agli altri, ma si è soli. Luoghi come questo, di comunità sociale, aiutano gli altri a capire che non si è soli.”