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Riforme in corso/ La giustizia oggi: imprevedibile, lenta e disorganizzata

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

23
GIU
2016
L'avvocatura tarantina incontra i parlamentari a proposito dei cambiamenti in esame delle Camere nel processo penale e civile: a confronto gli onorevoli Franco Vazio e Francesco Paolo Sisto
 
Gli avvocati tarantini hanno incontrato il vice presidente della commissione Giustizia alla Camera, onorevole Franco Vazio (Pd) e il componente della commissione Affari costituzionali onorevole Francesco Paolo Sisto (FI) per confrontarsi sui progetti di riforma della giustizia, sia in tema civile che penale, attualmente all’esame delle Camere. L’incontro è stato voluto dall’Ordine degli avvocati di Taranto, dalla Scuola forense e dall’Oua, Organismo Unitario dell’Avvocatura, presieduto dall’avvocato tarantino Mirella Casiello. Nell'incontro, moderato dalla direttrice di Extra Magazine Rosa Colucci, a fare gli onori di casa è stato il presidente dell'Ordine Vincenzo Di Maggio.
L’onorevole Vazio ha parlato di “riforme necessarie anche per l’economia del Paese, giacché la giustizia incide sul conto economico di almeno mezzo punto percentuale di Pil”. Per Vazio, “il problema principale della giustizia penale sono la corruzione, che allontana le imprese pulite dalle gare d’appalto e i tempi lunghi del processo. In campo civile, le cause sono troppo imprevedibili e lente”. Il parlamentare ha tuttavia sottolineato l’importanza delle riforme avviate in tema di giustizia: le leggi sullo scambio elettorale politico-mafioso, su autoriciclaggio, falso in bilancio, il nuovo codice degli appalti, l’anti-corruzione e gli investimenti (più di 120 milioni di euro) per nuove assunzioni di magistrati e personale di cancelleria. “L’organizzazione tuttavia – ha aggiunto l’onorevole Vazio – è più importante dei numeri. Non ci sono distinzioni tra Nord e Sud. Ci sono tribunali con carenza di personale che sono più efficienti di altri a personale completo”. Il parlamentare ha concluso il suo intervento spiegando i contenuti tecnici della riforma del processo civile approvata di recente alla Camera, dalla specializzazione della magistratura, alla semplificazione delle cause per accorciare i tempi della giustizia”. Quanto alla geografia giudiziaria e alla paventata ipotesi di chiusura della sede decentrata di Corte d’Appello a Taranto, Vazio ha detto “ci sono già stati tagli importanti, mi pare che al momento una ulteriore revisione della geografia giudiziaria non sia prioritaria per Parlamento e governo”. 
Parere diverso sulle riforme in atto quello dell’onorevole Sisto, secondo il quale “il Sud è puntualmente dimenticato e penalizzato dalle recenti riforme a random del governo”. “Non si può risolvere il problema del processo penale troppo lungo allungando i termini di prescrizione – ha aggiunto il parlamentare d’opposizione – e i recenti provvedimenti voluti dal governo Renzi sono un attacco al diritto di difesa”. 
 
Politica forense
Verso il Congresso Nazionale di Rimini
 
Di Giandiego Monteleone*
 
Sono in corso in questi giorni presso i vari Consigli dell’Ordine degli Avvocati (COA) sparsi sul territorio nazionale le consultazioni per eleggere i delegati al Congresso Nazionale Forense che si terrà a Rimini il 6-7-8 ottobre. Gli oltre 800 delegati (eletti in rappresentanza dei 240 mila avvocati italiani) discuteranno sulla “GIUSTIZIA SENZA PROCESSO? La funzione dell’Avvocatura” e in particolare sui temi della rappresentanza politica dell’Avvocatura e sul ruolo dell’Avvocato nelle misure alternative della giurisdizione.  
Si tratta di un congresso che nelle attese non solo degli addetti ai lavori ma di tutti gli avvocati si preannuncia come epocale, atteso il momento di profonda crisi e trasformazione che l’Avvocatura italiana sta affrontando, tenuto conto anche delle prese di posizione del Consiglio Nazionale Forense – CNF (organismo di rappresentanza istituzionale dell'avvocatura italiana e come tale organismo di diritto pubblico disciplinato dalla legge) che pretende di assumersi un ruolo politico pur essendo titolare di una funzione giurisdizionale (è il massimo giudice disciplinare degli avvocati).  Le sue recenti decisioni di autoliquidarsi “gettoni di presenza” piuttosto corposi per i propri componenti nonché quella di editare attraverso una società controllata un quotidiano (con budget di 1.600.000 euro) sono state fortemente contestate dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura – OUA (il parlamento dell’Avvocatura e come tale organo politico e diretta emanazione ed organo esecutivo dello stesso Congresso Nazionale Forense) presieduto dall’Avv. Mirella Casiello, nonché varie associazioni sindacali forensi tra le quali Movimento  Forense, presieduta dall’Avv. Massimiliano Cesali.
Le assemblee, i convegni, i dibattiti, prodromici al Congresso Nazionale Forense si susseguono in ogni foro d’Italia per informare e sensibilizzare la classe forense italiana sui temi che la riguardano e in particolare sul tema della “governance” dell’Avvocatura. Movimento Forense ha elaborato sul punto una sua mozione diretta a garantire la massima partecipazione e rappresentatività degli avvocati secondo il principio "1avvocato1voto" divulgata sulle proprie piattaforme web. 
Anche a Taranto si voterà per i delegati congressuali ed è ormai imminente la convocazione per l’assemblea elettiva; Movimento Forense Taranto è pronto a partecipare alla competizione elettorale con impegno, spirito di servizio verso tutti i colleghi e rispetto verso gli altri eventuali candidati avversari nella convinzione però di essere dalla parte giusta: quella degli avvocati.
Sursum corda!
 
*Presidente di Movimento Forense Taranto

 



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