Una volta si diceva mangiassero i bambini mentre oggi di sicuro li manipolano con scarsi risultati.
Potenza della sinistra, baby e di quella insana voglia di fare controcultura utilizzando le notizie e manipolandole ad arte pur di dimostrare la tesi precostituita.
Di Greta si è detto molto mentre dei gretini, che la manovrano cercando di cavalcare l’ambientalismo più bobò e utopico a ridosso delle elezioni europee, si è detto proprio tutto se non troppo.
Ma proprio quando pensavamo che il tema del momento fosse la menata sul riscaldamento globale, ecco ricicciare il buonismo da anime belle amanti di tutto ciò che suona esotico.
E così, se ti chiami Barella Nicolò e segni un goal in nazionale sei un signor nessuno. Se invece ti chiami Moise Kean, appartieni alla “generazione Balotelli”, sogni di giocare in coppia con Supermario e sei per lo ius soli, allora diventi automaticamente un fenomeno, un’autentica speranza per il Paese, un campione fatto, un eroe senza macchia e senza peccato (il ragazzo è bravissimo, sia chiaro).
Quando invece capita una tentata strage in un bus per bambini - e per caso sei un senegalese (con cittadinanza italiana) con tendenze omicide desideroso di vendicare i migranti morti in mare facendo un massacro – la notizia viene trasformata in un incidente di percorso occorso a un oriundo Italiano che va compreso perché, se prova odio, è colpa di Matteo Salvini che esaspera i toni (parola di Gad Lerner).
Ci saremmo aspettati un parallelismo con i francesi e i britannici di seconda generazione che, dai sobborghi di Londra alle banlieue parigine, covano rancore verso la nazione di adozione. Ci saremmo aspettati una riflessione sull’inclusione e sul fatto che l’integrazione cominci a non dare gli effetti sperati anche da noi. Probabilmente questo paragone è venuto in mente solo a pochi visionari, ma tant’è.
Stessa cosa dicasi per i poveri bambini che hanno rischiato la vita nel bus. Premesso che si tratta di 51 leoni, di 51 ragazzi coraggiosi cui vanno tributati stima e affetto da parte di tutti noi, se ti chiami Riccardo e nascondi il telefono dal quale partirà la richiesta di aiuto sei un perfetto sconosciuto. Se ti chiami Niccolò e ti offri al terrorista come ostaggio chiedendo di liberare i compagni, sparisci dalle cronache.
Se ti chiami Ramy o Adam, vieni da lontano e ti professi a favore dello ius soli, allora ti intervista Fabio Fazio e ti fa passare per superman.
Il razzismo è un abominio tipico di chi non è degno di appartenere al genere umano ma anche l’esterofilia imbecille è una bella minchiata infantile.
E poi vi chiedete come mai questi perdano le elezioni.