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Il Castello dei record / Un milione di visitatori per il simbolo di Taranto

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

19
NOV
2019

“Difendere la cultura significa difendere anche la Patria” è la testimonianza concreta dell’Ammiraglio Francesco Ricci curatore del Castello Aragonese di Taranto, maniero rinascimentale, linea di confine tra la città vecchia e il borgo nuovo del capoluogo jonico, decimo nella top ten dei luoghi del cuore del FAI di proprietà della Marina Militare Italiana.

Dalla data di apertura al pubblico avvenuta il 21 marzo 2005, il Castello Aragonese ha raggiunto il traguardo di un milione di visitatori con Ilaria, una studentessa leccese accolta per i festeggiamenti in Piazza d’Armi dall’Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello, Comandante Marittimo Sud e dall’ammiraglio Ricci, ricevendo un simbolico dono. Del milione di visitatori, un terzo sono risultati provenire da Taranto e provincia; in particolare gli stranieri sono stati 117.800, i turisti italiani 535.000. Protagonisti di tale risultato, conseguito con l’apertura del Castello alle visite guidate e gratuite tutti i giorni dell’anno, sono stati i militari e il personale civile della Difesa addetti al servizio Cerimonie e Visite del Comando Marittimo Sud, la cui professionalità, entusiasmo e dedizione hanno costituito elementi fondamentali di attrazione dell’antica fortificazione. Nello stesso periodo i dipendenti civili e militari della Forza Armata addetti alle attività di restauro e ricerca archeologica, operando in stretta collaborazione con la competente Soprintendenza, hanno restaurato circa il 70% del Castello restituendogli l’originaria configurazione rinascimentale e hanno contribuito a scoprire memorie storiche relative ad un arco temporale di quasi 3000 anni. Per la costante opera di valorizzazione della Marina Militare Italiana il Castello Aragonese per l’architettura, il valore storico e la posizione straordinaria sul mare, rendono il Castello la prima attrazione culturale della città e una delle prime della Regione Puglia per numero e per gradimento dei visitatori.

Il Castel Sant'Angelo di Taranto, meglio conosciuto come castello Aragonese, vanta una lunga storia, come i recenti scavi testimoniano. Le precedenti strutture greche, bizantine e normanno-svevo-angioine sono ancora leggibili e visibili durante la visita guidata. Il nuovo castello di epoca aragonese fu ricostruito negli anni tra il 1487 ed il 1492, secondo i nuovi criteri imposti dal perfezionamento delle artiglierie. Pare che il progetto di ricostruzione, voluto dal re di Napoli Ferdinando d'Aragona, sia stato realizzato con l'intervento diretto o, più verosimilmente, indiretto del grande architetto senese Francesco di Giorgio Martini. Caratteristici i torrioni cilindrici ed i camminamenti interni. Interessante la cappella rinascimentale di S. Leonardo al suo interno. Nella storia del Castello Aragonese si ricorda la lunga prigionia di Thomas Alexandre Davy de la Pailleterie, detto Generale Dumas, che fu il primo generale di colore della storia e fonte d’ispirazione del celebre romanzo “Il conte di Montecristo” scritto da suo figlio Alexandre Dumas.

A memoria della sua realizzazione una lapide murata sulla “Porta Paterna” che adornata dello stemma degli Aragonesi inquartato con l’arma dei d’Angiò riporta: “Re Ferdinando aragonese, figlio del divino Alfonso e nipote del divino Ferdinando, rifece in forma più ampia e più solida questo castello cadente per vecchiaia, perché potesse sostenere l’impeto dei proiettili che è sopportato col massimo vigore – 1492.” Nel corso degli anni la struttura venne rafforzata con nuove torri ed il suo impiego cambiò passando da struttura militare per la difesa a dura prigione fino al 1887, anno in cui il castello torna ad essere sede militare e più precisamente della Marina Militare.



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