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Sebastiano Somma/Un caso di coscienza (verde)

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

29
GIU
2012

 

Non è solo il titolo della fiction di cui è protagonista, ma è anche il messaggio di cui il noto attore si è reso testimone allo Statte Green Festival: perché l’ambiente è una cura di tutti
 
Quando natura, arte, musica e parole si incontrano danno vita a uno spettacolo indimenticabile, nato non solo per allietare una splendida serata d’estate – la seconda di questa assolata stagione, per essere precisi – bensì anche per smuovere le coscienze e per sensibilizzare la cittadinanza verso temi che da sempre suscitano interesse e preoccupazione: l’infanzia e l’ambiente.
Questa è l’ottica entro la quale si è mossa la prima edizione dello Statte GreenFest, un’iniziativa organizzata dall’Assessorato all’Ecologia e all’Ambiente e coordinata dal consigliere comunale Ivan Orlando, che ha visto la partecipazione attiva del Gruppo Speleo Statte, presieduto dall’ing. Cosimo Gentile e del musicista Martino De Cesare, con la sua band.
Ma non solo. Ciliegina sulla torta dell’evento, che ha avuto inizio il 26 maggio con la visita guidata all’interno dell’antico acquedotto del Triglio, e culminato lo scorso 22 giugno con lo spettacolo “Quando arriva un’emozione”, è stata la presenza di Sebastiano Somma, attore amatissimo dal pubblico italiano che da tempo segue con interesse le vicende di “Un caso di coscienza”, fiction Rai di cui è protagonista.
Nel corso della serata, svoltasi in uno splendido scenario naturale quale il Teatro Leucaspide, si sono susseguiti diversi momenti di intrattenimento, dove si sono alternate le note del Martino De Cesare Trio, gli interventi di Sebastiano Somma, il quale ha dato dimostrazione anche di sensazionali doti canore, oltre che di uno spiccato senso dell’umorismo, e la proiezione di quattro cortometraggi tutti dedicati al tema dell’infanzia, in quanto l’intero spettacolo – come hanno affermato Somma e De Cesare – è nato per i bambini, per dare loro un futuro migliore in un ambiente sano e pulito, ma si è rivolto anche e soprattutto agli adulti, affinché si possa tornare a emozionarsi e a guardare il mondo attraverso gli occhi allegri e spensierati dei fanciulli.
Non sono mancati neanche momenti al cardiopalma: proprio quando gli spettatori si stavano lasciando cullare dalle note della band, quattro ragazzi del Gruppo Speleo si sono calati giù dalla parete di pietra del Teatro, dando prova di grande maestria e professionalità e facendo tremare la platea.
Lo Statte GreenFest si è rivelato davvero un successo, al quale si spera di assistere anche nei prossimi anni, e che ha potuto avvalersi di un ospite d’eccezione come Sebastiano Somma, a cui siamo riusciti a rivolgere qualche domanda.
 
Qualche parola sullo Statte GreenFest 2012?
«Il GreenFest è una splendida iniziativa che vede l’unione di due temi estremamente importanti: l’infanzia e l’ambiente. Per quanto riguarda il primo, sono stati realizzati in collaborazione con RaiTrade quattro cortometraggi che vertono su argomenti quali l’adozione, l’immigrazione e il rapporto tra padre e figlio. Sono stati girati quasi interamente nel territorio jonico e stattese, in particolar modo, e hanno visto la partecipazione di personalità di spicco del cinema e della televisione italiana, quali Marina Suma, Enzo De Caro e Nino Frassica, nonché del panorama musicale, tra cui Fabio Concato e Francesco Baccini. Nei videoclip abbiamo sfruttato gli splendidi scorci paesaggistici che il vostro territorio offre, questa cosiddetta Green Road, che va tutelata a ogni costo. Proprio il secondo aspetto trattato, l’ambiente appunto, è una tematica che mi sta particolarmente a cuore, essendo nato anche io in un’area che è stata fortemente bistrattata e che spesso è associata a problematiche ecologiche. Ritengo che infanzia e ambiente siano strettamente correlati, poiché è compito dei cittadini di oggi tutelare le risorse paesaggistiche e territoriali per lasciare agli adulti di domani un mondo pulito nel quale crescere e vivere.»
 
Come è nata la collaborazione con Martino De Cesare?
«Sono stato contattato da questo grande musicista per collaborare al progetto e ne sono stato davvero entusiasta. Mi è stato chiesto di occuparmi di uno dei cortometraggi, di cui sono regista oltre che attore: si intitola “Chi sa chi sono” e ruota attorno al testo di una canzone di Baccini, il quale si rifà a una sua esperienza personalissima: Baccini, infatti, ha conosciuto suo figlio dopo qualche anno; pertanto il filmato aveva l’obiettivo di far trapelare le difficoltà sia sue che del bambino e l’emozione che si cela dietro un incontro. Sono contento e orgoglioso, inoltre, di affermare che il  progetto avrà un seguito: il prossimo 20 agosto, infatti, lo porteremo su RaiUno nel corso di un programma che andrà in onda in seconda serata. È davvero una bella soddisfazione.»
 
È una splendida notizia. Tornando al tema dell’ambiente, se potesse lasciare un messaggio per salvaguardarlo, quale sarebbe?
«Direi che l’uomo ha una responsabilità enorme in quanto ogni piccolo gesto è fondamentale per proteggere e tutelare l’ambiente. Il ruolo di ognuno di noi è necessario perché anche nel proprio piccolo si può fare molto. Quando accade qualcosa, quando c’è un problema di tipo ambientale, siamo sempre pronti ad addossare le colpe a qualcun altro, ma anche noi contribuiamo in questo, con il nostro lassismo e la nostra noncuranza. Tutti hanno il compito di fare qualcosa, di pensare costantemente a come salvaguardare il territorio in cui viviamo: io, ad esempio, presto sempre molta attenzione allo spreco dell’acqua o alle carte buttate per terra, insomma a ogni piccola cosa. In fondo non ci vuole molto, tutelare l’ambiente è un compito alla portata di tutti. Vivere in un mondo pulito è il nostro sogno ed è nostro dovere fare il possibile per realizzarlo, anche denunciando gli illeciti. Vedo con piacere comunque che qui la comunità si sta attivando molto per sensibilizzare l’opinione pubblica verso questa tematica.»
 
Infatti, il Comune di Statte, l’Assessorato all’Ecologia e all’Ambiente, il Gruppo Speleo e la dott.ssa Mariella Gentile, Responsabile del CEA, Centro di Educazione Ambientale Comunale “Janet Ross”, stanno facendo davvero un ottimo lavoro. Del resto, anche la serata conclusiva del GreenFest non poteva godere di uno scenario migliore del Teatro Leucaspide.
«È vero, è strabiliante. Con tutta questa pietra naturale credo sia il luogo più adatto per una manifestazione del genere. È uno spettacolo davvero suggestivo.»
 
Visto che parliamo di ambiente e della sua tutela, non posso non chiederle chi si occupa a casa Sua di portar fuori la spazzatura.
«(Sorride, ndr) Tutti, perché ognuno di noi ha il compito di contribuire. Dunque il primo che ne ha la possibilità si assume l’incarico. Quando l’interesse è comune non si può demandare ad altri la responsabilità, è necessario educare da subito al rispetto per l’ambiente.»
 
La fa la differenziata, vero?
«Assolutamente, sì. Faccio la raccolta differenziata. Anche se devo dire che vivendo a Roma non è poi così facile. Le amministrazioni non sempre ci facilitano la vita, ecco.»
 
Per concludere, quali sono i Suoi prossimi progetti?
«Sto girando la nuova serie di “Un caso di coscienza” giunto ormai alla quinta stagione; infatti la stiamo realizzando proprio in questi giorni e per venire qui ho dovuto barcamenarmi fra i diversi impegni. E inoltre tornerò a teatro con “Il giorno della civetta”. Vi aspetto lì.»


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