Nelle città si vive spesso in poco spazio e in condizioni artificiali circondati da un paesaggio costruito da luci, folla, schermi, pubblicità, traffico, rumore, un ambiente in cui si è perennemente sotto stress. La vita urbana comporta vantaggi e può creare disagi. Per l’Onu la maggior parte della popolazione mondiale vive in zone metropolitane, e la proporzione è in rapido aumento. È necessario curare il design delle città soprattutto con la presenza di alberi e di altri elementi di natura urbana per assicurare le migliori condizioni possibili per la salute degli abitanti. Vivere in prossimità da un’area verde è protettivo per molte malattie, da quelle cardiovascolari alle respiratorie, dal mal di testa ai disordini dell’apparato digestivo, fino ai dolori muscolari e, soprattutto, all’ansia e alla depressione. A trarre i maggiori vantaggi è soprattutto il benessere psicologico. Il verde permette di recuperare dallo stress e dall’affaticamento generato dall’eccessiva stimolazione di tutti i nostri sensi, tipico delle città. Nei quartieri con più natura si riducono le emozioni negative quali rabbia, frustrazione, aggressività, ansia e tristezza; mentre quelle positive, come la stima di sé e l’autocontrollo vengono rinforzate. Negli adulti come nei bambini, il verde vicino a casa li rende più sereni e attenti e sembra favorire la capacità di reagire agli stress. Dove c’è più verde anche i rapporti di vicinato sono migliori e c’è meno conflittualità e violenza perché le persone sono più aperte, socievoli e generose. Se la presenza del “verde” fa diminuire la rabbia, alcune ricerche hanno dimostrato che persino l’economia trae beneficio dalla presenza di elementi della natura. Una casa vicina a parchi e giardini ha maggior valore e lungo le vie commerciali alberate i clienti, rilassati e soddisfatti, spendono di più e tendono a tornare. Il verde migliora infine la concentrazione alla guida, riducendo ansia e frustrazione e facendo calare l’aggressività degli automobilisti. I benefici sulla psiche si amplificano quando si esce dalla città e si va in va in campagna o nei boschi. La campagna esercita un effetto rilassante, che si riscontra anche attraverso i parametri fisiologici, la frequenza cardiaca, la pressione, e i livelli nel sangue di ormoni legati allo stress tendono infatti a normalizzarsi. A determinare questi benefici sarebbero, almeno in parte, delle molecole rilasciate dalle piante chiamate fitoncidi, che sembrano esercitare un’azione diretta sul sistema immunitario, così come il contatto con alcuni microrganismi presenti nel terreno. Fondamentale anche l’attività fisica, che tende ad aumentare quando si sta in mezzo alla natura. Per la psicologia sperimentale esiste una preferenza dell’occhio umano per le tonalità tipiche di una vegetazione sana, per gli spazi aperti in cui lo sguardo può vagare. Il contatto con la vegetazione ha un effetto calmante anche per il cervello, confermando quanto lo yoga e il buddismo dicono da millenni, la contemplazione della natura rigenera le risorse psicoemotive. Quando si guarda un paesaggio verdeggiante o si passeggia in un bosco, diminuisce l’attività nella corteccia prefrontale, una zona tanto essenziale quanto stressata dalla vita moderna, perché responsabile dell’attenzione, del ragionamento e della pianificazione. Si attivano anche altre aree più profonde del cervello, preposte alla regolazione delle emozioni e responsabili di sensazioni legate al piacere e al benessere. La vita di campagna resta però un miraggio per molti. Ricreare un ambiente che permetta un contatto più genuino con la natura è quindi l’obiettivo di un buon design urbano. Le caratteristiche degli ambienti naturali rigeneranti, così come quelle dei paesaggi, vengono attualmente studiate da architetti e urbanisti e cominciano a essere integrate nelle progettazioni di nuovi spazi. È una tendenza molto attiva per quanto riguarda i luoghi di ricovero e cura, ma anche per le zone residenziali. Per avere più verde per tutti, occorre la presenza di abbondanti zone verdi, sia su piccola scala locale, aiuole, viali alberati, spartitraffico vegetati, piccoli giardini di quartiere, sia più estese come parchi, ville, riserve naturali urbane, integrate al tessuto strutturale delle città, mantenute in modo accettabile e accessibili a tutti.