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Free solo e l´Odissea / "Cronache di un connesso viaggiatore" di Salvatore Lucignano

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

8
APR
2019

Attendevo questo documentario da settimane, poi finalmente il canale National Geographic lo ha mandato in onda. Alla terza o quarta visione ancora non riesco a vedere le parti in cui il protagonista, Alex Honnold, è maggiormente esposto al vuoto. Si tratta della narrazione di un’ascesa in “Free solo”, ovvero senza alcun supporto, aiuto, o artificio capace di evitare gli effetti mortali di una caduta, che ha segnato la storia dell’arrampicata mondiale. E’ il 3 giugno del 2017 quando Honnold comincia a scalare “El Capitan”, la più bella parete di granito della Terra, alta quasi mille metri. “Free solo” parte da questa impresa titanica, per tracciare, in modo assolutamente ipnotico, qualcosa di molto più profondo, ovvero la capacità di un nostro simile, di essere fuori da qualsiasi somiglianza con chiunque altro, misurandosi in quella che appare, anche agli occhi di un profano, come una delle più grandi imprese mai realizzate da Homo Sapiens.

Honnold è un mostro, un alieno, un ragazzo timido e impacciato, un atleta e un uomo che sfida le normali leggi della natura, andando oltre le colonne d’Ercole, facendo rivivere l’ignoto e l’inspiegabile, proprio sotto i nostri occhi. Il rischio della morte è quasi nulla dinanzi al terrore puro, dato dalla vastità del baratro e dalla minuscola pochezza del climber. Free solo è dunque un racconto di vita e morte, ma è anche un’avventura capace di scuotere fin nelle ossa, ispirando domande sul senso della nostra tranquilla esistenza e motivandoci ad andare oltre l’ordinario.

Impossibile guardare, necessario distogliere gli occhi, quando Alex si trova attaccato al nulla, avvolto nel cielo, da sotto, da sopra, di lato. Una vastità che atterrisce, ma che allo stesso tempo penetra nelle vene, come una droga, generando brividi. Ulisse è ancora vivo, reincarnato in questo fascio di nervi, con un sorriso disarmante e due occhi enormi, magnetici, nel bel mezzo delle grandi orecchie a sventola. Un viaggio indimenticabile, oltre i confini dell’umanità. 



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