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Conti alla mano/Andateci Piano

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

10
GEN
2014
Approda in Consiglio Comunale l’atto prodromico al nuovo appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Ne abbiamo analizzato alcuni aspetti economici e abbiamo scoperto che…
 
L’arrivo il aula consiliare del “Piano dei servizi di igiene urbana nel Comune di Martina Franca”, predisposto dall’Ufficio Comune di ARO TA/2 in collaborazione con il CONAI in data 24 dicembre 2013, rappresenta davvero un passo importante verso il nuovo servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Forse tra un annetto dunque, potremo dire addio a un servizio sotto diversi aspetti inefficiente e ai vecchi cassonetti (se così si possono ancora chiamare) che ci tengono compagnia da una quindicina d’anni. Spazio quindi a secchielli colorati e a operatori ecologici che torneranno a effettuare, in alcune zone della città, il servizio porta a porta. Impareremo a differenziare, forse perché obbligati, rendendo così un servizio all’ambiente e alle nostre tasche di contribuenti. Il “Piano” arriva in consiglio comunale supportato dal parere del Collegio dei Revisori dei Conti, parere richiesto dal Dirigente del Settore Ambiente la mattina del 30 dicembre e rilasciato, positivamente, il giorno successivo. Un lavoro davvero impressionante se si considera l’esiguo tempo a disposizione per leggere, studiare e confrontare i dati presenti nelle 149 pagine che lo compongono. Reduce da una presumibile faticosa giornata di studi e calcoli il Collegio, dopo aver evidenziato “l’apprezzabile lavoro svolto, considerata l’attenzione riservata all’analisi del territorio” individua un’unica criticità perché “ritiene insufficiente il numero degli interventi previsti (dodici all’anno) in relazione agli «altri servizi» tipo, ad esempio, la raccolta e il trasporto dei rifiuti abbandonati, delle siringhe e delle carcasse animali.” 
Ma pur avendo dedicato, presumibilmente, tutto il 30 e parte del 31 dicembre  a studiare la materia, riponendo per qualche ora lo champagne in frigo e lo smoking nell’armadio, qualcosa è sfuggito perché più di qualche dato, oltre a non quadrare, lascia un tantino perplessi. Bisogna innanzi tutto tenere conto che ognuna delle cifre presenti nel “Piano” riveste un’importanza rilevante poiché è dal loro insieme che viene calcolato il costo finale che, sotto forma di tassa, graverà sui cittadini. Sorvoliamo per ragioni di tempo e importanza sull’indicazione di un numero sbagliato di banche, distributori di carburanti e sale da ballo presenti sul territorio o sul numero dei cestini previsti che, nel giro di due pagine, passa da 750 a 550 e arriviamo subito alla “particolarità” delle tabelle “Monte Rifiuti”. Pur avendo a disposizione i dati fino a novembre 2013, vengono presi in esame gli anni che vanno dal 2009 ad agosto 2012 quando la produzione media annua di rifiuti si aggirava intorno alle 24.500/25.000 tonnellate. Il dato preso in considerazione per la determinazione dei costi è di 24.515 ton/anno, mentre a fine 2013 la raccolta dovrebbe assestarsi intorno alle 23.200 ton., una quantità che, per la crisi e un consumo più consapevole, tendenzialmente  dovrebbe continuare a diminuire. Questo significa soprattutto un minor costo di conferimento. Ma tant’è.
Brutte notizie arrivano per gli esercenti di bar, pizzerie e ristoranti del Centro Storico; infatti, secondo le previsioni, nel periodo estivo non aumenterà di un solo etto la produzione di plastica, alluminio e vetro. Di conseguenza, se tanto mi dà tanto, nessun turista comprerà per esempio una bottiglia d’acqua o una lattina di aranciata.
Sempre in riferimento all’estate il “Piano” specifica che “a causa del flusso estivo la produzione presenta un picco del periodo estivo che interessa esclusivamente la zona del centro abitato e del centro storico. In queste zone pertanto è previsto un rafforzamento del servizio di raccolta nella stagione turistica”. La previsione quindi è che i martinesi sono stanchi di andare a villeggiare? Da anni forse secoli, è soprattutto nell’agro che d’estate aumenta la produzione di rifiuti, non nel centro abitato. Evidentemente ai Revisori dei Conti che, come i tecnici del Conai, non sono martinesi, questo nessuno l’avrà detto. 
Fuori logica invece, quanto previsto per il cimitero perché secondo i calcoli in tabella, pesa più il cellophane che avvolge i fiori, che i fiori stessi.
Errore di calcolo, quindi variazioni dei costi, per il “servizio di pulizia per feste e manifestazioni” previsto per 30 volte l’anno per 4 ore a intervento. Dato che la matematica non è un opinione il totale è pari a 120 ore di servizio, sia per l’autista che per l’operatore previsti, ma in tabella ne vengono riportate solamente 60. 
Capitolo investimenti ovvero mezzi e attrezzature. Per poter svolgere bene il servizio, l’azienda deve dotarsi di motrice, rimorchio, spazzatrice ecc. ecc. e di “n. 1,5 trattore e n. 3,5 semirimorchio.” C’è solo da capire se per mezzo trattore è prevista la parte del guidatore o del passeggero. Sembra una battuta ma non lo è, anche perché questo “giochetto”, nei sette anni del servizio, costa circa duecentomila euro. Sugli investimenti, che rappresentano circa il 20% dell’intera spesa, bisogna fare calcoli più precisi perché alcuni prezzi d’acquisto, soprattutto di mezzi, gasolio (calcolato a 1,5 euro/litro contro 1,3 euro/litro previsto per il settore) e pneumatici non corrispondono alle quotazioni di mercato. Da notare che i tutti mezzi utilizzati, dal trattore per il semirimorchio all’autocarro tipo Porter, hanno la stessa media di consumo che va dai 0,2 ai 0,3 litri/km.
Ma ora basta spendere e pensiamo a guadagnarci qualcosa da questo servizio. Apprendiamo che, euro più euro meno, dal materiale riciclato si prevede di introitare intorno ai 700.000,00 l’anno, cifra questa derivante dal contributo stabilito dal CONAI, il consorzio che ha contribuito a redigere il “Piano”. Sarebbe interessante sapere se l’Ufficio Comune di ARO TA/2, quindi assessore e dirigente all’ambiente, si è guardato intorno perché a giudicare da quanto sostenuto dall’Associazione dei Comuni Virtuosi (www.comunivirtuosi.org), l’accordo con il CONAI non è che sia proprio il più conveniente in assoluto. A margine del convegno “I Rifiuti come risorsa”, tenutosi a novembre scorso e organizzato dal Movimento Politico “IdeaLista”, il relatore, il dott. Stefano Riedi della SAVNO S.r.l., sosteneva che con una “finestra aperta” verso altri consorzi che non fossero il CONAI  si riesce a ottenere un introito maggiore che si trasforma, lo ricordo prima a me stesso che agli altri, in minori tasse per i cittadini.
Forse queste cose sono sfuggite ai Revisori dei Conti oppure non sono state ritenute rilevanti, quindi, a parte quel piccolo appuntino iniziale, per il resto tutto bene anzi benissimo, e nell’esprimere “Parere Favorevole” il Collegio afferma: “la spesa prevista nel Piano è congrua, valutazione effettuata sulla base degli andamenti storici della spesa, fino ad oggi sostenuta per l’attuale Servizio di Igiene Urbana”. Ciò significa un ulteriore avallo a un piano finanziario (quello della Tradeco), definito “falso” dal consigliere Martucci, dove i mezzi hanno bisogno di due litri di gasolio per fare un chilometro, dove 335.000,00 appaiono e scompaiono e, così come ricorda l’ex consigliere comunale Franco Mariella, 67 dipendenti costano 3.281.319,33 euro contro i 4.151.658,20 euro per le 101 unità previste nel nuovo “Piano”.
 
 
 
 
 


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