Dopo una lunga e sofferta riflessione, alla vigilia delle elezioni regionali 2015, Alfredo Cervellera, l’uomo che contro tutto e tutti ha sempre creduto e sostenuto fedelmente Nichi Vendola, lascia Sinistra Ecologia e Libertà.
Questo addio a SEL, di sicuro, avrà delle ripercussioni in tutta la provincia, Martina Franca compresa.
E’ infatti risaputo che Giuseppe Cervellera, nipote di Alfredo e consigliere comunale eletto nelle fila di SEL, indipendentemente dalla parentela (che pure ha il suo peso), è da tempo critico con gli esponenti locali del partito di Vendola con i quali, tra l’altro, non si è allineato nella scelta del candidato alle primarie per la residenza della Regione Puglia, scegliendo Michele Emiliano e non Dario Stefàno.
La posizione di Giuseppe Cervellera, l’auto sospensione dal gruppo consiliare del PD di Vittorio Donnici e Franco Basile, le dimissioni di Martino Carrieri le esternazioni oramai non tanto più criptiche di Antonio Martucci e la questione “morale” posta da Magda Balsamo sono tutti elementi che indicano, detta alla Martucci, che per questa maggioranza e la Giunta Ancona è arrivato il momento di fare un accurato tagliando.
Tornando all'addio di Alfredo Cervellera, il consigliere regionale anticipa in una nota parte delle motivazioni che lo hanno portato a compiere questa scelta, rinviando tutti i dettagli a una conferenza stampa prevista per lunedì 24 novembre (presso il circolo Sandro Pertini di Taranto):
"Una decisione - spiega Cervellera - assunta insieme al nucleo storico dei compagni e delle compagne che dalle origini hanno costituito il Circolo Pertini e il partito a Taranto, e che hanno già deliberato, quasi all'unanimità in un'assemblea molto partecipata, di uscire da SEL, come comunicato dall'ex coordinatore Luca Contrario a tutti i livelli agli organi di partito e alla stampa.
Per coerenza con la suddetta decisione collettiva, che ho pienamente condiviso, - continua Cervellera - ho già comunicato al Presidente Michele Losappio e ai compagni del gruppo SEL alla Regione, a cui mi legano sentimenti di stima e di affetto, di abbandonare con immenso dispiacere il gruppo stesso.
Anzi, il mio augurio più fervido è quello di incontrarmi nel prossimo futuro con i tanti compagni di SEL che hanno condiviso in questi anni il sogno e l' ambizione di costruire una Sinistra più larga ed ampia, dove l'agilità democratica non sia preclusa da logiche autoritarie o da personalismi lideristici.
Le motivazioni – conclude Cervellera - non risiedono se non in minima parte a Bari, dove abbiamo svolto un lavoro proficuo con buoni risultati, ma in una conduzione non condivisa del partito, a livello nazionale e provinciale."