Luigi Vitali il miglior alleato di Michele Emiliano
Pubblicato da: Redazione
Categoria: POLITICA
24 FEB 2015
Sono 14 i parlamentari pugliesi di Forza Italia (Marti, Palese, Bruni, Ciraci', Zizza, Altieri, Distaso, Sisto, D'Ambrosio, Perrone, Fucci, Liuzzi, Chiarelli, Tarquinio) che si scagliano contro Luigi Vitali che in questi sei giorni, tra gaffe e minacce di epurazione, sta dimostrando di essere il migliore alleato di Michele Emiliano
"Dai sei giorni la Puglia assiste attonita e sconvolta alle gaffe e alle minacce di epurazioni dell'ineffabile commissario Vitali. Non passa giorno, infatti, che con 'l'eleganza di un elefante” e “il fare distruttivo di King Kong” non consegni alla stampa un comunicato da smentire e uno da censurare. "La sua violenza verbale – scrivono i parlamentari - in sei giorni si è scagliata contro i consiglieri regionali, contro il senatore Tarquinio, contro l'onorevole Chiarelli. Tra qualche giorno corre il rischio di litigare anche con se stesso, dopo aver esaurito tutti gli eletti di Forza Italia. Tutto questo è pericoloso perché sta creando grande delusione e rabbia tra i nostri elettori, favorendo esclusivamente Michele Emiliano di cui oggi Luigi Vitali è - di fatto - il miglior alleato. Vale la pena ricordare a Vitali – continuano gli esponenti di Forza Italia alleati di Raffaele Fitto - che la frase "'l'Etat c'est moi” e “il pallone è mio e gioco io” sono esattamente contrarie a una azione politica vincente. La sua nomina ha una legittimità politica e statutaria abbastanza fumosa, così come gli atti di epurazione che vorrebbe mettere in atto, assolutamente illegittimi.” - Non manca un riferimento alle accuse lanciate da Vitali di aver lasciato a secco le casse del partito in Puglia - “Infine, l'unico bilancio esistente in Forza Italia è quello del partito nazionale, da cui dipendeva e discendeva con autorizzazioni centrali quello regionale; quindi se Vitali, oltre che artificiere, volesse essere anche ragioniere può andare a controllare i conti nella sede nazionale di Forza Italia. Caro Gino la politica è un'altra cosa e non arrabbiarti se nelle tue fantomatiche riunioni non trovi adesioni, la gente sceglie chi parla usando il noi e non chi - battendosi i pugni sul petto - usa solo”l'io”.