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MARINA CORAZZIARI/Non è solo un gioiello

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

5
SET
2014
Altro che ornamenti: si tratta di vere e proprie sculture da indossare, un connubio fra tradizione e innovazione che sfocia in evoluzioni creative di eccellente fascino. Insomma, non si può restare indifferenti di fronte alla bellezza  delle sue creazioni  
 
I gioielli di Marina Corazziari sono sculture-gioiello di forte impatto visivo che rappresentano il trionfo del Bello, caratterizzato dalle linee delicate e sinuose in grado di conferire ai suoi  gioielli classe, raffinatezza ed eleganza e questo è il risultato di un grande ricerca creativa e stilistica, di un'attenzione esclusiva al design, alle forme, alla cura del dettaglio, alla qualità delle pietre preziose,  alla precisione della lavorazione. Queste creazioni rappresentano una delle più elevate espressioni dell'artigianalità Made in Italy, caratterizzata da uno stile eclettico “mediterraneo”; nella creazione dei suoi gioielli fonde perfettamente il neo-etnico con il liberty; il barocco con il   raffinato simbolismo bizantino, l’antico con il post- industriale, i bagliori d’oriente e il design occidentale, amalgamando alla perfezione e annullando il concetto di splendore superficiale ma vuoto e lontano dall'anima. I  suoi gioielli celebrano la fusione dei popoli, l’integrazione e l’apertura al multiculturale.
Questa è l’arte di Marina, sempre alla ricerca di un fervore creativo e di  indefinibile infinito, teso  a comunicare le sue emozioni, un saper coniugare sentimento del bello in un solo atto creativo individuale nel quale confluisce una sapienza centenaria.
 
Gentile Marina Corazziari, i suoi gioielli sono vere e proprie sculture da indossare. Quale significato ha per lei un gioiello?
«I miei gioielli sono pezzi unici da collezione, opere d’arte in scala ridotta che superano l’orizzonte del superfluo per raggiungere significati più profondi che sottintendono la squisita sottigliezza della forma e dell’essere».
 
Il design orafo assume un rinnovato interesse sempre crescente, ritiene che ciò sia dovuto alla voglia di esclusività nell’indossare un gioiello? Come risponde il mercato italiano?
«Da sempre con il gioiello fantasia, inteso come  quello meno prezioso, si è cercato di avere forme sempre nuove al limite del portabile e del buon gusto, ma e’ anche vero che da sempre i gioielli sono stati un segno di appartenenza, distinzione sociale, oggi culturale, in tempo di crisi e’ ovvio che ci si rifaccia su oggetti meno preziosi, specialmente in Italia, ma allo stesso tempo originalissimi».
 
I suoi gioielli si ispirano al mediterraneo multiculturale, riprendendo sfumature,  linee, colori, forme e splendore artistico. Queste creazioni rappresentano un perfetto connubio tra bellezza ed emozione estetica. Qual è lo stile che segue nella produzione dei suoi gioielli e quale messaggio vuole trasmettere con le sue creazioni?
 «Il mio stile  è eclettico, fonde il neo-etnico con il liberty, il barocco con il post- industriale… bagliori d’oriente e design occidentale si incontrano nei miei  monili. Gli astratti simbolismi bizantini  e le tessiture intreccio tipiche delle aree  stilistiche dell’africa nera si fondono nelle mie creazioni. Il messaggio  che cerco di dare nelle mie creazioni, celebrando le linee e i colori del mediterraneo multiculturale, è la fusione dei popoli, l’integrazione e l’apertura alle diverse culture».
 
Nei suoi gioielli ritroviamo creatività, illuminazione interiore ed esperienza estetica che danno vita al  valore generativo della bellezza che accomuna nell'atto creativo, in perenne equilibrio tra espressione, emozione e creatività. Gemme tagliate con magistrale perizia, minerali la cui preziosità deriva dal grado di intensità cromatica e di limpidezza.  Quali sono le fonti della Sua ispirazione personale?
«Il mio percorso culturale e familiare. Sono cresciuta in una famiglia di architetti amanti del bello, per me l’estetica  e’ fondamentale, mi ispiro alla natura, ai suoi colori, al mare specialmente e la mia esperienza ormai più che ventennale mi permette di manipolare la materia a volte trasformandola a mio piacere».
 
Cosa direbbe a un giovane che vuole inseguire il suo sogno?
«Dico a chi vuole intraprendere questo lavoro che bisogna insistere nel fare ciò che piace con passione, studiare, sperimentare, perseverare: i risultati arriveranno».
 
Quali sono i suoi progetti futuri?
«A Roma, dal 28 settembre al 5 ottobre espongo le mie creazioni  realizzate per Raffaella Curiel, ispirate alla Russia, nel corso di una personale  in una galleria di via Margutta».
 
 


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