Tra i numerosi riti del brindisino e dell’area salentina ricordiamo la spettacolare Processione dei Misteri a Francavilla Fontana dove la gente narra che il Cristo che cade sotto la Croce apparve al cartapestaio autore della statua dicendo “Come mi vedesti, così mi facesti”. La Processione è organizzata dai “Pappamusci”, penitenti incappucciati e scalzi; alcuni portano sulle spalle “li trai”, pesantissime croci.
A Grottaglie i confratelli penitenti scalzi ed incappucciati, chiamati “Bbubbli-Bbubbli”, visitano i Sepolcri. Nella processione del Venerdì Santo dei Misteri le due statue lignee risalirebbero al 1664, e sono di scuola fiorentina. La Domenica delle Palme la Confraternita delle Palme dà vita alla Processione di Gesù Risorto. Invece la Domenica in Albis si festeggia la “Pasca ti li palommi” o Pasqua delle colombe, in riferimento al dolce tipico di questa festività e, per l’occasione, si effettua una gita pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Mutata, località a pochi chilometri da Grottaglie, ricca di storia.
A Mottola i confratelli che danno vita alle processioni si chiamano “Paranze”. Bella e suggestiva la Processione dei Misteri che ha inizio il Sabato Santo al mattino ed è curata dai Confratelli del Carmine. Anche a Mottola vige la tradizione di festeggiare la Pasquetta la Domenica in Albis portando la statua nella vicina gravina dove si svolge anche la Passione Vivente. I mottolesi sentono molto questo appuntamento della gita fuori porta.
A San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, il Venerdì Santo, nel corso della Processione dell’Addolorata si inseriscono le caratteristiche “Fracchie”. Si tratta di falò viaggianti ricavati da cataste di legna a forma conica montate su ruote che raggiungono anche gli 80 quintali di peso. Al passaggio del corteo del fuoco tutte le altre luci del paese si spengono e sui balconi e sulle finestre appaiono migliaia di lumini che rischiarano l’oscurità della notte ma che simboleggiano anche la partecipazione al rito del fuoco, segno dell’esaltazione della fede.
A Troia (sempre in provincia di Foggia) si svolge la processione delle catene, che si perpetua dal 1600. Cinque incappucciati recano alle caviglie pesanti catene e portano la Croce sulle spalle attraversando il paese.
A Bisceglie (in provincia di Bari) la processione del Venerdì Santo culmina nella processione dell’incontro tra il Cristo flagellato e deriso e l’Addolorata.
Il Venerdì Santo a Molfetta si svolge dal 1515 la processione dei Misteri con bellissime statue scolpite. Un tempo in questa processione i contadini ricurvi portavano il peso di due grossi rami d’ulivo incrociati, il pescatore due remi da barca, il muratore due grossi travi e il cavamonti due stipiti in pietra dura.
Ad Andria il Venerdì Santo viene portata in processione una delle spine della corona che cinse il capo di Cristo. La sacra spina fu donata ad Andria da Beatrice d’Angiò nel 1308. Il miracolo della Sacra Spina si rinnoverà nel prossimo 2016 di Venerdì Santo.