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Incontri/ Lo scrittore e la strada

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

26
MAG
2016
Walter Lazzarin è un giovane professore di Storia e Filosofia che ha lasciato la cattedra per dedicarsi a raccontare il suo libro in modo inusuale: ecco la storia dello scrittore per strada in giro per l'Italia
Walter Lazzarin, classe ' 82, è un giovane autore di Rovigo che, indossando i panni dello scrittore per strada,  viaggia per l’Italia promuovendo in modo insolito  e avvincente il suo terzo libro “Il drago non si droga” (Redfox edizioni). Accompagnato da una Olivetti lettera 25 e da energia e passione, Walter  ai  passanti incuriositi regala dei tautogrammi e racconta  la trama del romanzo, tentando così di avvicinare le persone alla narrativa attraverso il contatto diretto tra autore e lettore.
Walter, lei è partito da Rovigo, dove ha lasciato un lavoro da professore di storia e filosofia, per fare lo "scrittore per strada" e promuovere il suo terzo libro: "Il drago non si droga". Come nasce questa decisione?
"Scrittore per strada" nasce dal desiderio di prendermi un anno sabbatico e dalla volontà di mettermi in gioco come autore; ho avuto molti riscontri positivi sui miei scritti, ma ero sempre confinato alla cerchia di poche centinaia di lettori. Sapevo che per strada ne avrei invece incontrati un’infinità: pensavo che per strada avrei capito quanto valevo. Se un libro lo merita, allora scatta il passaparola. Altrimenti resta nell’ombra. Inoltre mi piaceva l’idea di riavvicinare la gente alla narrativa.
Ai passanti lei regala un racconto che contiene un gioco letterario e presenta il suo libro pubblicato dalla casa editrice padovana Red Fox. Qual è la reazione di chi si ferma a conoscere la sua avventura?
È un paese vario, ogni città ha le sue peculiarità. Ogni quartiere i suoi misteri. Ho avuto risposte piene di indifferenza, o di grandissimo interesse. In Sicilia molti mi hanno fatto l’elemosina, o portato un cannolo; a Napoli ero spesso circondato da curiosi. A Roma piazzavo più libri, però a Bari ho ottenuto più inviti a eventi in giro per la regione. Torino (dove starò fino al 10 giugno) sembra il connubio perfetto. In tutti i casi comunque le persone restano piacevolmente sorprese quando leggono un mio tautogramma o ascoltano la trama del romanzo che vendo: "Il drago non si droga".
 
Scrittore per strada è una nuova forma di proposta culturale che si sviluppa attraverso il contatto diretto tra autore e lettore. L’obiettivo è di contribuire a riavvicinare le persone alla narrativa? Come si può insegnare ad amare la lettura?
I nostri diari su Facebook, per me, rappresentano la contemporanea versione dei romanzi di appendice. A tutti piacciono le storie, però troppo spesso oggi leggiamo post e tweet poco professionali dal punto di vista narrativo e ortografico. I romanzi sono di un livello diverso, se pubblicati da case editrici serie. Il piacere che dànno vale almeno il triplo rispetto a una serie di pensieri buttati lì dal vicino di casa.
Come mai ha scelto di intraprendere questa nuova avventura in compagnia della sua Olivetti Lettera 25?
In realtà sono partito con una Lettera 32, la macchina da scrivere che usava mia mamma quand’ero piccolo; la 32 ahimè si è rotta, ma la Olivetti mi ha regalato la 25, in segno di simpatia per il fatto che sto portando il loro marchio a spasso per il  paese.
Quali suggerimenti a chi vuole incontrarla e sapere le date del suo tour?
Chi vuole invitarmi a un evento o sapere dove mi trovo può consultare il mio blog: scrittoreperstrada.blogpost.it
Sulla home c’è la mia email e si può cliccare sulla pagina "Dove e quando mi trovi", sempre aggiornata.
 


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