Buon vento Martina, SEMPRE!!!

Conclusione di un anno scolastico: registro, scrutini, schede di valutazione e…chi più ne ha più ne metta.

Questa settimana non ci sarebbe stato, assolutamente, il tempo per essere presente sul “mio” giornale.

Ma coincidenza ha voluto che era tempo di conclusione anche per la nostra Amministrazione e una studentessa fuori sede, a me molto cara, non ha resistito, sull’onda dell’emozione e della notizia a prendere “carta e penna” e buttar giù le sue riflessioni, i suoi pensieri. Li condivido con voi, cari lettori.

“Dopo quattro anni finisce, con un anno di anticipo, il governo Ancona nella città di Martina Franca.

 Franco Ancona che era partito con tantissimi sostenitori, con ragazzi che appoggiavano a gran voce la candidatura prima e la sua amministrazione dopo, aveva dato inizio al suo mandato, con un patto generazionale che non a tutti era piaciuto. 

Franco Ancona sembrava il sindaco perfetto , il sindaco per e di tutti, ma in questi quattro anni alcune cose sono cambiate. Va detto che molti, moltissimi sostenitori ci sono ancora, ma ciò non è bastato.

La fine dell'amministrazione Ancona ha mostrato consiglieri con le lacrime agli occhi, assessori commossi, segno della passione e dell'impegno da loro profuso; a fine consiglio nessuno parlava, nessuno lasciava dichiarazioni, vi era un silenzio surreale. Mentre a Palazzo Ducale il sale bagnava le guance, i cittadini si dividevano tra chi stappava lo spumante in un clima di gioia e felicità, scrivendo post sulla buona, a parer loro, notizia; e altri invece che prendevano le difese di questa amministrazione, scrivendo post strappalacrime, accusando e inveendo contro i due consiglieri di maggioranza che oggi, dopo aver da tempo annunciato il loro malessere, non si sono presentati in consiglio comunale, causando il non raggiungimento del numero legale, non consentendo l’insediamento del consiglio comunale, non dando la possibilità di approvare il bilancio, nell'ultimo giorno utile per farlo, facendo così cadere l'amministrazione Ancona. Trovo inopportune le parole usate contro questi due consiglieri: loro hanno solo manifestato alcuni malesseri, hanno chiesto dei cambiamenti, avrebbero voluto non essere più dei semplici Yesman, poter partecipare veramente e attivamente alle decisioni sulla e per la città, hanno chiesto lo scioglimento della giunta, ma ciò non c'è stato.

 Si sa, i martinesi sono testardi, e Ancona, da buon martinese, non è da meno, il suo è stato un no secco. Inutili i comunicati stampa del PD “Se i consiglieri approvano il bilancio si farà un patto amministrativo per l'ultimo anno di amministrazione” o di alcuni assessori “Se i consiglieri voteranno "si" ci dimettiamo”, i due consiglieri non hanno cambiato idea, e d'altronde, forse, non avevano tutti i torti, c’erano troppi poi e si sa “poi è fratello di mai!". La giunta, se avesse voluto veramente, sarebbe potuta scendere da quel piedistallo sul quale si è “auto posta”, meritatamente o meno sta a voi giudicarlo, e porgere PRIMA una mano verso i consiglieri, parlare PRIMA, firmare PRIMA dell’ approvazione quel patto, ma il sindaco ha sempre affermato che il suo patto generazionale era intoccabile, e tutti gli assessori di cui si era circondato per un motivo o per un altro, erano, altrettanto, intoccabili: lì stavano e li sarebbero rimasti.

Dispiace veder finire così un'amministrazione che comunque voleva realizzare tante cose e si è data da fare, ricordando sempre e comunque che voler fare non sempre vuol dire saper fare, sbagliare è sicuramente umano, ma bisogna avere l'umanità e l'umiltà di ammetterlo e soprattutto di saper chiedere scusa.

Vedere quest'ultimo consiglio mi ha portato alla mente i primi  di questa amministrazione ai quali ho presenziato, consigli in cui vi era una maggioranza piena, assoluta, dove i banchi a sinistra “traboccavano”, mentre nei banchi dell'opposizione vi erano “quattro gatti”, con una maggioranza così era evidente che si sarebbe potuto andare lontano, che si poteva fare tanta strada. Ricordo il commento di una signora durante un consiglio: "Se non riescono a fare qualcosa con questi numeri siamo messi male", e aveva perfettamente ragione, anche perché l'opposizione si é sempre definita "costruttiva", così tanto costruttiva che a Martina non sembrava nemmeno ci fosse una vera opposizione, fatto salvo per pochi elementi e in alcune occasioni. Oggi possiamo affermare che l'amministrazione di Martina ha avuto maggior opposizione all'interno delle sua fila che dalla parte opposta, infatti, vorrei ricordare a coloro che danno la colpa di quanto accaduto solo ai due consiglieri assenti, che in realtà non bastano due consiglieri per far cadere un'amministrazione, specialmente un'amministrazione che parte con certi numeri.Una maggioranza dopo averla costruita bisogna anche saperla mantenere, è questa capacità non c’è stata, altri consiglieri, fondamentalmente, per gli stessi motivi hanno abbandonato la maggioranza: a nessuno piace essere dei maneki neko.

La caparbietà e la testardaggine di Franco Ancona, della sua giunta e dei suoi collaboratori sono state la loro forza per quattro anni, con la loro politica del Fare, cosa e come sta a voi ricordare e giudicare, ma alla fine proprio queste qualità, hanno portato allo scioglimento, a porre fine, prima del tempo, al suo mandato e che, volendo trovare un aspetto positivo, gli consentirà di poter fare il nonno a tempo pieno.

Ci aspettano tanti mesi di una campagna elettorale fatta a suon di selfie, hashtag, comunicati stampa e accuse vicendevoli e tanta, tanta demagogia.

 Una campagna elettorale che in realtà non era mai terminata”.

Ho pensato che il pensiero di una persona giovanissima, sulla situazione politica del proprio paese, vista da tanti chilometri di distanza, ma con il cuore vicinissimo, fosse un messaggio di speranza per chi in questa gioventù ha tanto creduto e continuerà a farlo…buon vento Martina, sempre!