In ascesa il trend degli alunni dell’indirizzo elettrotecnico/elettronico del "Majorana" di Martina Franca che si cimentano con creatività nella produzione di dispositivi che potranno invadere il mercato delle nuove tecnologie
"Come da tradizione, anche quest’anno, alla nona edizione del concorso nazionale “Progettare con l’elettronica”, svoltasi all’ITIS “G.Ferraris” di Napoli, i nostri più valenti e perspicaci studenti si sono distinti con vari progetti incuriosendo una giuria di esperti elettronici, che hanno apprezzato le loro idee e le loro realizzazioni”. Queste le parole di esordio della dirigente scolastica dell’istituto, Anna Caroli, soddisfatta per l’ennesimo riconoscimento ricevuto dall’istituto da lei diretto, alla manifestazione nazionale che riunisce le eccellenze degli istituti tecnici italiani. Parola d’ordine: innovazione. “In ascesa il trend dei nostri alunni dell’indirizzo elettrotecnico/elettronico che si cimentano con creatività ed arguzia nella produzione di dispositivi che potranno invadere il mercato delle nuove tecnologie”, commenta con orgoglio il prof. Fedele Martucci, docente di elettronica che, coadiuvato dal prof. Piero Raguso, docente di informatica, ha accompagnato la delegazione del Majorana a Napoli. A due anni dal primo modello di Hand-joy, la mano bionica ideata dall’alunno liceale Francesco Bruno, la gamma dei prototipi si amplia. Dalla mini pala eolica per uso domestico ideata ancora da Francesco Bruno, e realizzata in stampante 3D, capace di accumulare energia elettrica da usare tramite uscite USB, al robot che rileva metalli in luoghi inaccessibili all’uomo e li preleva grazie ad un braccio robotico. Da un monitor ambientale che consente di accedere alla posizione del rilevamento ad un ausilio per ciclisti provvisto di indicatori di selezione. “Gli apprezzamenti ottenuti dal nostro istituto alla manifestazione nazionale degli istituti tecnici - commenta il prof. Raguso – sono un riconoscimento tangibile alla passione e allo spirito di iniziativa con cui i nostri studenti si cimentano in progetti concreti, realizzando quella didattica del fare cheda sempre caratterizza il nostro istituto.”