MENU

IL LIBRO IL RESPIRO DEL VINO

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

10
MAG
2017

Presentato nei giorni scorsi a Manduria, presso la Sala del Museo della Civiltà del Vino Primitivo, il libro del prof. Luigi Moio è frutto di un accurato quanto appassionato studio personale sulle proprietà olfattive del vino

Conoscere il profumo del vino per bere con maggiore piacere: il libro di Luigi Moio, edito da Mondadori, altro non è che un viaggio affascinante alla scoperta di quella sfera invisibile del vino che sono i suoi profumi.
L’incontro di presentazione si è tenuto nella serata di venerdì 5 maggio presso la Sala del Museo della Civiltà del Vino Primitivo di Manduria, ed è nato grazie alla collaborazione tra AIS Puglia Delegazioni di Taranto, Brindisi e Lecce, Slow Food Manduria - Terre del Primitivo e Libreria Caforio. Oltre all’autore hanno preso parte all’appuntamento - moderato da Michele Peragine, presidente AGAP - anche Leonardo Sergio, vicepresidente Assoenologi di Puglia, Basilicata e Calabria e Fulvio Filo Schiavoni, presidente Consorzio Produttori Vini.
In particolare, con il supporto d’illustrazioni originali e ricche di dettagli, l’autore racconta la sua lunga esperienza di appassionato studioso degli odori del vino, riportando aneddoti curiosi e informali, senza mai tralasciare il rigore dell’approccio scientifico. Il “Respiro del vino” è dunque il risultato di oltre vent’anni di studi e ricerche intorno all’intimità olfattiva del vino, tant’è che Luigi Moio può vantare oltre duecento pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali ed ora il best seller della Mondadori da tradurre in cinque lingue.
Il vino, secondo l’autore, è la sintesi sorprendente dei profumi di tutto ciò che ci circonda perché ‹‹ha nella sua natura più profonda le tracce della terra, dei fiori, dei frutti, delle spezie, del mare, della montagna, del vento, della luce e di tante altre cose che nobilmente rappresenta››. Portare il calice al proprio naso per sentirne il profumo roteando delicatamente il bicchiere, per lo stesso, è quasi ‹‹una gestualità mitica›› che con la sua delicatezza aiuta a riappropriare l’uomo del suo tempo e del proprio equilibrio interiore.
Il profumo è quindi l'aspetto sensoriale più straordinario del vino, perché è anche il linguaggio della sua composizione, della sua storia, delle sue tradizioni e dei territori in cui nasce, ed è talmente coinvolgente che è impossibile opporgli resistenza.
 



Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor