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La Banda Centrale della Marina Militare e le antiche tradizioni culturali musicali di Taranto: un legame antico e nobile

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

8
GIU
2020

Affrontare la storia della banda significa, in  primo luogo, ripercorrere i percorsi lungo i quali le attività della banda, militare e civile, si sono formate, attraverso le varie influenze musicali provenienti dalle tante culture straniere e sulle rielaborate tradizioni musicali italiane. La banda, da sempre, considerata ”il teatro dei poveri”, attraverso le sue esecuzioni musicali ha contribuito a diffondere la cultura musicale in ogni parte della nazione con profonda umiltà musicale ma con grande passione e professionalità.

La prima funzione della banda è quella di promuovere e diffondere la musica, in particolare modo esternare la storia di questi grandi complessi musicali, civili e militari attraverso varie fonti e documentazioni. Nel tempo questa cultura è stata diffusa dalla grande opera di comunicazione e di studio settoriale del tempo, trasmessa  dai musicologi dell’epoca i quali hanno fornito una vastissima documentazione e trattati musicali, conservati in molti archivi, presso varie città italiane. All’indomani della unificazione del Regno d’Italia gli alti vertici militari tentarono di rimodernare le innumerevoli fanfare militari che prestavano servizio nei vari reggimenti dell’Esercito e nella Marina borbonica, in base alla nuova riforma musicale, effettuata da Emanuele Krakamp, con l’esecuzione del Progetto atto a riorganizzazione tutte le musiche nel regno d’Italia e alla nascita dei Grandi Complessi Bandistici militari. Fra questi citiamo il più antico complesso, precisamente La Banda dei Regi Equipaggi che subito dopo l’unificazione venne rinominata Banda del Corpo Musicale della Regia Marina, diretta dal Maestro Sebastiano Matacena, primo Direttore con il grado di Sottotenente, composta da oltre 70 elementi e posta alle dipendenze dell’Alto Comando della Regia Marina presso la base militare di La Spezia. La banda ben presto venne inglobata nelle tradizioni musicali spezzine ed eseguiva molti concerti per la cittadinanza, creando un notevole amore ed interesse  culturale . Nel 1920, dopo il congedo del Maestro Matacena, il posto di Maestro Direttore del Corpo Musicale della Regia Marina fu vinto da Carlo Pietro Aghemo, nominato Sottotenente del C.R.E.M. (la foto in alto, raffigura la Regia Banda nel 1933 presso Maridepocar La Spezia, diretta dal M°Aghemo).

LA SPEZIA MARIDEPOCAR 1966

La Banda sotto la sua guida venne riorganizzata strumentalmente con criteri moderni e con l’inserimento degli archi, dando un nuovo impulso, esibendosi in concerti nei maggiori teatri d’Italia e all’estero. Questo magico momento musicale venne spezzato dal secondo conflitto mondiale. Durante un bombardamento aereo sulla base militare di La Spezia, la sala musica venne distrutta e perirono molti musicanti e lo strumentale e parte del repertorio venne totalmente distrutto. Lo stato Maggiore della Regia Marina, per motivi operativi, decise di sciogliere la prestigiosa banda e il suo personale venne impiegato e trasferito presso le varie fanfare musicali ubicate a terra o imbarcate sulle  navi ammiraglie. Dopo gli eventi rilegati all’armistizio dell’otto settembre 1943, il personale militare completamente allo sbando raggiunse con qualsiasi mezzo la base di Taranto per arrendersi, consegnarsi al nuovo comando alleato e nello stesso tempo ricongiungersi con le proprie famiglie. Fra il personale vi era il giovane Secondo Capo Musicante Vittorio Manente, il quale  venne impiegato presso la Fanfara Dipartimentale e successivamente nel 1960 venne nominato Capo fanfara. La fanfara musicale nella Città di Taranto da molto tempo, anche prima della guerra, svolgeva numerose attività musicali fra le quali la cerimonia dell’ammaina bandiera e la successiva Ritirata. Una antica tradizione marinaresca effettuata dalla fanfara, ogni sera, alle 22,00, dopo il colpo di cannone,sparato dal castello, che preannunciava la fine della franchigia.

La Fanfara uscendo dal palazzo dell’ammiragliato, sfilava per le vie centrali di Taranto, accompagnando il rientro dei marinai  presso le loro unità navali di appartenenza intonando i celebri brani militari della Ritirata, l’Inno del San Marco e l’inno dei Sommergibili, cantati a squarciagola dai marinai in marcia, fino a raggiungere l’ingresso principale dell’Arsenale Militare accompagnati dalla popolazione. Medesima situazione avveniva presso la base militare di La Spezia con la fanfara Dipartimentale che defilava dalla centralissima  via Chiodo fino all’Ingresso principale dell’Arsenale militare.

La consueta cerimonia dopo la guerra  venne  ripristinata  ma negli anni sessanta venne sospesa per motivi di sicurezza e sostituita dalla sola cerimonia dell’ammaina bandiera, effettuata ogni sera dalla Fanfara presso l’Ammiragliato di Taranto. Nel 1965 venne ufficialmente costituita la Banda del Corpo Musicale della Marina Militare e alla sua guida vi era il Guardiamarina Maestro Direttore Vittorio Manente, vincitore di  concorso nazionale. Il Maestro Manente ben presto con la neonata Banda svolse una serie di attività concertistiche presso la città di Taranto rilegate alle antiche tradizioni musicali e culturali.

UNO DEI TANTI CONCERTI PRESSO L’AUDITORIUM DELLA RAI -ROMA

Infatti durante le ricorrenze del 2 Giugno, Festa della Repubblica, il 10 giugno, Festa della Marina, il 4 Novembre, festa delle Forze Armate, il 4 Dicembre Festa di Santa Barbara e gli innumerevoli giuramenti del personale di leva e del personale volontario, la Banda della Marina Militare  eseguiva dei bellissimi concerti per la popolazione tarantina.

Nella vasta raccolta degli articoli di giornali dell’epoca si evincono i tanti commenti rilegati all’entusiasmo dei concerti della banda, divenuti ormai un incontro con la popolazione tarantina per ascoltare la buona musica, termine definito dai critici dell’epoca.

Infatti il Maestro Manente non eseguiva mai lo stesso programma e ad ogni esecuzione eseguiva nuovi e celebri brani, spaziando dagli autori italiani agli autori stranieri che egli stesso trascriveva con amore e passione. In sostanza la cultura della musica a Taranto, già ricca del suo passato musicale, era entrata in tutti i settori, dal teatro alla piazza, dall’auditorio della Chiesa alle scuole e per ultimo al tradizionale concerto mattutino della domenica in villa Peripato, dove i tarantini si incontravano per ascoltare la buona Musica eseguita dalla Banda della Marina. Da non dimenticare l’appuntamento dell’ammaina bandiera, effettuata al tramonto, di fronte all’ammiragliato. La popolazione seguiva con  affetto e interesse la modesta ma significativa cerimonia dell’ammaina bandiera, ammainata dal personale militare sugli spalti del Castello Aragonese, mentre un  turno della Banda  Centrale, formato da oltre 35 elementi, eseguiva prima e dopo l’ammaina  un concertino di  marce militari.

 

IL LIBRO SULLA STORIA DELLA BANDA DELLA MARINA MILITARE

Un altro celebre appuntamento musicale  rilegato ed intriso con le antiche costumanze tarantine era ed è il Concerto della Passione, rilegato ai riti della Settimana Santa, eseguito dalla Banda Centrale nel tempio di San Domenico, nella città vecchia, dove la passione, la fede e la musica si intrecciano fra loro. Dopo il congedo del Maestro Manente nel 1983, la Banda Centrale della Marina Militare venne diretta dal Sottotenente di Vascello M° Egidio Fazio (direttore facente funzioni) e successivamente nel 1985 dal nuovo vincitore di concorso nazionale, Tenente di Vascello Maestro Direttore Luigi Franco, il quale anche se estraneo alla cultura tarantina si sposò ben presto con le stesse. Questa frenetica attività musicale  eseguita dalla Banda Centrale, termina nel dicembre del 1991, con il trasferimento della Banda Centrale nella sede di Roma, per ordine dello Stato Maggiore Marina.

Per la città di Taranto fu un brutto rospo da ingoiare ma le attività musicali, anche se in forma ridotta, vennero espletate dalla Banda dipartimentale, erroneamente chiamata Fanfara, rimasta a Taranto e composta dai Sottufficiali anziani. Oggi giorno di rado si assiste all’ammaina bandiera, solo in determinate occasioni come le solenni festività del Santo Patrono, la Festa della Repubblica, la festa della Marina e il 4 novembre, Festa delle Forze Armate. 

 

Le restanti attività di cerimoniale vengono a oggi svolte dalla fanfara del Comando di Marinasud Taranto. In  conclusione questo articolo oltre a ripercorrere le varie fasi storiche della Banda Centrale della Marina Militare, vuole evidenziare e omaggiare il fondamentale scopo sociale, culturale, comunicativo, di rappresentanza, svolto da tutto il personale che esercita la professione dell’arte della Musica con le Stellette, con tanto amore, profonda  dedizione e attaccamento al dovere.

Michele Fiorentino

 

 

 



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