Le picconate di Mussolini, la Notte di Taranto, l’arrivo degli Alleati. Sfondo storico per il nuovo romanzo del giornalista Michele Tursi intitolato “Fringuella” edito da AltriMedia Edizioni di Matera.
Il libro racconta le vicende di una famiglia della città vecchia di Taranto in un arco di tempo compreso tra il 1934 e il 1943. Una galleria di personaggi popolari immersi in un contesto segnato da vicende drammatiche.
“Fringuella” è il nomignolo della mamma dell’autore. Proprio i suoi racconti hanno ispirato le storie presenti nel romanzo. La narrazione è fluida ed evita di indugiare sulla drammaticità degli eventi storici, preferendo approfondire vicende familiari e ritratti dei tanti personaggi che animano il libro. Non mancano, comunque, richiami a fatti drammatici del periodo bellico che hanno visto protagonista la città di Taranto e i suoi abitanti. A fare da filo conduttore sono le chiacchierate tra Fringuella, ormai 93enne, e suo figlio diventato giornalista.
“Questo libro - spiega l’autore - vuole essere anche un modo per ricordare un periodo della nostra storia cittadina spesso dimenticato. Ed ho voluto farlo parlando della mia famiglia, una famiglia della città vecchia che, come tante in quel periodo, dal mare traeva il suo sostentamento e abitava in una città realmente affacciata sul mare. Due condizioni che tutti dovremmo rivalutare”.
Per Tursi questa non è la prima esperienza narrativa, ma è il primo libro “in solitaria”. I precedenti “Le mani di Persefone” (Besa editore) e “I giorni di Taranto” (Scorpione editrice), sono entrambi realizzati a quattro mani.