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A Pasqua cambia menu/E vai con la frittata

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

18
APR
2014
Si chiama così il gruppo fondato su Facebook  per sensibilizzare a un uso consapevole della carne e - perchè no - proporre alternative, altrettanto gustose per il palato che non prevedano alcuna uccisione. Con il piatto tipico di questo periodo per esempio (preparato con uova da galline rigorosamente allevate a terra e non in batteria)
 
Mangiare l’agnello a Pasqua risale a una consuetudine che affonda le sue radici nel Vecchio Testamento, e che si è diffusa anche nel Cristianesimo. Ma siamo sicuri che lo mangiamo, o meglio, lo si mangia nel rispetto della tradizione?! Probabilmente in molti lo fanno perché “si usa”, perché piace senza dubbio, portando la domanda della carne d’agnello a crescere sul mercato e inducendo i macellai a ordinarne in grosse quantità. E’ sufficiente recarsi in un qualsiasi mercato rionale in questi giorni, per vedere passare e spassare uomini dal camice sporco di sangue, che scarica e trasporta carcasse d’agnello e non solo. Una vera mattanza. Circa 700.000 agnelli vengono prima fatti crescere in allevamenti intensivi, poi portati (senza soste, cibo o acqua) a destinazione e infine macellati senza seguire le norme previste che evitano agli animali inutili sofferenze. Possibile che di tutto ciò non se ne tenga conto? Qualcuno che lo mangia volentieri, mi ha detto: «l’agnello è buono, la sua carne è succulenta e per scegliermi quello che più mi piace mi reco in masseria e decido quale sarà presente sulla mia tavola il giorno di Pasqua, nel frattempo cresce al punto giusto». Ma come si fa a essere così sadici e indifferenti, come si può scegliere un essere vivente, che ha meno di un anno, sapendo che sarà ucciso per essere mangiato? Non è una maglia al mercato ciò che si sta scegliendo. Purtroppo mi sono sentita rispondere che l’agnello non è un cane, che dall’eternità la sua funzione è sempre stata quella di essere allevato dall’uomo che dovrà poi cibarsene. E’ fuori da ogni immaginazione un agnello in casa al posto di un qualsiasi animale domestico, o per strada insieme ai cani randagi o in libertà nelle campagne o sulle montagne come gli stambecchi. “L’agnello non ha altra funzione” mi è stato detto. I macellai chiaramente ragionano con la tasca; sanno che venderanno molta carne di agnello e ne ordinano in gran quantità. Chiaramente non ammettono ragione o giustificazioni i macellai: «io lavoro e devo pur guadagnare, cercando sempre di offrire la qualità ai miei clienti. Se non si mangiasse più carne che fine farei io e la mia famiglia, non saprei proprio» mi hanno detto. Per fortuna c’è una sensibilizzazione maggiore negli ultimi tempi; gli animalisti e i vegetariani cercano di portare a conoscenza a chi lo ignora per disinteresse la crudeltà che è stata rivolta a quel pezzo di carne saporita che arriva nel piatto il giorno di Pasqua. Gli attivisti animalisti di "Essere animali" hanno portato nei giorni scorsi in piazza Duomo a Milano i cadaveri di quattro agnellini per protestare contro il massacro di queste bestiole nel periodo pasquale. «Abbiamo raccolto questi agnellini ormai morti negli allevamenti», affermano, «e scelto di mostrare pubblicamente i corpi di questi animali, altrimenti occultati alla vista delle persone e nascosti negli allevamenti e nei macelli».
Lo scorso anno sono stati uccisi in Italia circa 3 milioni di agnelli, molti dei quali proprio durante le festività pasquali. Questi dati sono comunque in forte calo rispetto al passato e in tendenza con una nuova sensibilità che estende il rispetto a tutti gli animali senza distinzioni di specie. Secondo gli ultimi sondaggi Eurispes 2014 in Italia un numero sempre maggiore di persone sceglie di non cibarsi di carne  (7% della popolazione). Libero spazio alle alternative allora: ci sono tante ricette e pietanze che possono tranquillamente soddisfare il nostro palato che non hanno nulla a che fare con la carne. L’uomo è onnivoro, può mangiare e nutrirsi di tutto e fortunatamente non siamo più nel neolitico, la terra ci offre tante cose buone che possono tranquillamente sostituire la carne, non solo a Pasqua. 
 


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