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Angela Curri/Quante figlie sono stata

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

16
FEB
2015

Diciott’anni non ancora compiuti, un viso allegro e un sorriso che conquista. A vederla sembra una ragazza come tante: la scuola, gli amici, la gioia di diventare maggiorenne, la fretta di diplomarsi, l’incertezza su quali studi intraprendere dopo il liceo – per il momento appare estremamente interessata alla filosofia. Nella sua mente aleggiano i pensieri che hanno tutti i suoi coetanei; non si direbbe mai, invece, che Angela Curri, giovane e bella locorotondese, abbia alle spalle delle esperienze alquanto importanti nell’ambito cinematografico.

Esperienze di cui non ama vantarsi e che, al contrario, preferisce tenere nascoste. Molti altri le urlerebbero  ai quattro venti. Lei, invece, non fa sfoggio del fatto di aver lavorato con registi del calibro di Sergio Rubini.

Timida e riservata, Angela sogna in grande, spera in un futuro come attrice, ma mentre la sua mente fantastica su questa possibilità, i suoi piedi rimangono ben piantati per terra. È una ragazza concreta, realista, senza grilli per la testa. La sua vera vita è quella semplice di tutti i giorni – dice – con la sua famiglia, i suoi amici e le sue passioni, tra cui i balli caraibici (è campionessa italiana di merengue). Tutto ciò che conquisterà nella recitazione sarà solo un di più.

Angela, come e quando è nata la tua passione per la recitazione?

«È nata per caso, anche se di passione non si poteva ancora parlare, dal momento che ero piccolissima, e non mi rendevo pienamente conto dell’importanza di ciò che sarei andata a fare. È cominciato tutto quando i miei genitori mi hanno iscritta allo Zecchino d’Oro. Nel corso di quell’esperienza, in molti non facevano altro che ripetermi quanto fossi telegenica, di come mi muovessi con naturalezza di fronte allo schermo televisivo. Mi consigliarono, pertanto, di fare dei provini per i casting cinematografici. E così feci. In quel periodo, nel 2003, stavano cercando una bambina della mia età per il ruolo di Laura nel film “Nel mio amore”, diretto da Susanna Tamaro, autrice del libro “Rispondimi” da cui era tratta la pellicola. È stato estremamente piacevole lavorare su un set, e da quel momento ho capito che mi sarebbe piaciuto diventare un’attrice.»

Quello, dunque, è stato solo l’inizio della tua carriera cinematografica.

«Esatto. L’anno successivo ho preso parte alla fiction Rai “Edda Ciano Mussolini”, con Alessandra Martines, un’artista a tutto tondo e una donna elegantissima. Sono stata scelta per il ruolo di sua figlia, in quanto dicevano che somigliassi molto alla vera figlia di Edda.

Poi nel 2006 è stata la volta de “La terra”, di Sergio Rubini. Un vero e proprio professionista, serio, preciso. Non smetteva un attimo di lavorare; ciò nonostante riusciva a creare una bella atmosfera sul set e si lavorava con immenso piacere. Ho un piacevolissimo ricordo di Rubini, come anche di Emilio Solfrizzi, mio padre nel film. È stata forse l’esperienza più bella e significativa; e poi sul set c’era anche mio fratello.»

Il tuo curriculum, tuttavia, non annovera solo film.

«No, infatti. Ho fatto un cortometraggio, ho preso parte a una pubblicità e, poiché sono appassionata di canto, ho partecipato a diversi concorsi canori.  Ultimamente, poi ho preso parte al video musicale di Roy Paci, “Nuntereggae più”. È stato divertentissimo. Lui è un simpaticone, sempre in movimento, instancabile.»

Quella in cui ci troviamo adesso è l’era dei senza talento. I ragazzi scelgono la via più facile per diventare famosi, quella dei reality. Viene preferita la popolarità immediata ed effimera a una vita fatta di sacrifici per inseguire i propri sogni e ideali. Cosa ne pensi?

«Credo che per conquistare qualcosa che ci sta a cuore bisogna lottare e studiare. È impensabile ottenere tutto e subito. Per perseguire i propri obiettivi occorre metterci impegno, solo così ci si può realizzare professionalmente.»

A quale attore o attrice ti ispiri?

«Amo Julia Roberts. È bravissima ed eclettica. Non a caso il mio film preferito è “Pretty woman”. Mi auguro di diventare come lei.»

Con chi, invece, vorresti lavorare in futuro?

«Di sicuro con Luca Argentero. Oltre a essere indiscutibilmente bellissimo è un attore versatile e completo. È vero che è nato da un reality show, ma non si è fermato a quello, non ha dormito sugli allori sfruttando la notorietà momentanea. Ha studiato, si è impegnato ed è arrivato a essere uno degli attori italiani maggiormente apprezzati. È da ammirare.»

Ultima domanda. Immagina un futuro ipotetico: fra vent’anni sei ormai una donna affermata e un’attrice riconosciuta. Vinci l’Oscar. A chi vanno i tuoi primi ringraziamenti?

«Senza ombra di dubbio alla mia famiglia, che mi ha spronato ad andare avanti e mi ha aiutato a credere in me stessa. In ogni caso, non ho tutte queste pretese. La recitazione è un’arte che mi affascina parecchio e che mi auguro di continuare a praticare. Per il momento, però, preferisco non rincorrere il successo. Vivo la mia quotidianità, tutto ciò che farò in futuro sarà ben gradito, una piacevole parentesi nella mia esistenza normale. Sognare è bello, ma vivere la propria realtà può esserlo ancora di più.»



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