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TARANTO/Concerto Grosso per i New Trolls

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

12
FEB
2016
L’evento, dopo 45 anni dalla pubblicazione dell’album dello storico gruppo italiano, sul palco del teatro Orfeo che bissa il successo registrato al Duni di Matera. 
 
Il “concerto grosso” è una forma musicale barocca del settecento, nella quale un gruppo di solisti si alterna all’orchestra sinfonica, in una serie di botta e risposta. L’idea di un concerto grosso nel quale ai solisti fosse sostituito un gruppo pop, venne nel 1971 a Luis Enrique Bacalov, vincitore, moltissimi anni dopo, di un Oscar per la colonna sonora del “Il postino”.
L’anno prima era uscito “Concerto for group and orchestra” dei Deep Purple con la Royal Philharmonic Orchestra; il disco dei New Trolls può considerarsi la risposta italiana. «Un Concerto grosso alla maniera barocca in cui le parti solistiche fossero svolte da un complesso underground», come è precisato nelle note di copertina del vinile d’epoca, firmate da Sergio Bardotti, il produttore dell’album che ha venduto più di un milione di copie.
L’opera nacque come colonna sonora del film “La vittima designata”, un noir con Tomas Milian e Pierre Clementi, diretto da Maurizio Lucidi. I New Trolls stessi compaiono nel ruolo di un gruppo di fricchettoni che passeggia lungo le calli di Venezia.
Quarantacinque anni dopo “Concerto Grosso per i New Trolls”, Bacalov e una costola del nucleo originario del gruppo formata da Nico Di Palo (voce e tastiere) e Vittorio De Scalzi (voce, piano e flauto traverso), si ritrovano per la prima volta in assoluto su un palco, l’uno a dirigere e gli altri a suonare i brani tratti dal primo e dal secondo “Concerto Grosso”. A completare l’organico ci sono Roberto Tiranti (basso e voce), Andrea Maddalone (chitarra, che sostituisce Di Palo, impossibilitato a suonare lo strumento dopo un incidente d’auto), Lorenzo Ottonello (batteria) e l’Orchestra della Magna Grecia. Mancano all’appello, il bassista Giorgio D’Adamo, scomparso di recente, e il batterista Gianni Belleno, che ha preferito altre strade 
Le date del 7 e 9 febbraio, rispettivamente al teatro Duni di Matera e all’Orfeo di Taranto, sono e rimangono le uniche che propongono per la prima volta in assoluto, dal vivo, l’opera con la direzione di Luis Bacalov.
La data di Taranto (come quella materana), si apre con un estratto (Primavera, Estate) da “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi, nella versione riscritta da Max Richter, eseguita dall’Orchestra della Magna Grecia (con il violino solista Dino De Palma).
Davanti a un pubblico formato in stragrande maggioranza di ultracinquantenni, che conoscono tutti i brani a memoria, arrivano i grandi successi dei New Trolls: “Le roi soleil”, “Una miniera”, “Let it be me”, “Visioni”, “Signore, io sono Irish” (con il testo del grande Fabrizio De André), “Che idea”, “Davanti agli occhi miei”, “Aldebaran” e “Quella carezza della sera”.
Poi l’attesissimo momento del “Concerto Grosso”: “Allegro”, “Adagio (Shadows)”, “Cadenza - Andante con moto”; a seguire il “Concerto Grosso n. 2”, realizzato nel 1976 (con i tre movimenti “Vivace”, “Andante (Most dear lady)”, “Moderato (Fare you well dove)”), preceduto dal brano “Shadows (per Jimy Hendrix)”, che riprende l’Adagio del primo Concerto Grosso ma senza l’orchestra.
Alla fine gli inevitabili bis: “Shadows”, brano dedicato nel 1971 dai New Trolls a Hendrix, (scomparso l’anno prima a 27 anni), e “Quella carezza della sera”.
Irripetibile.
 


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