Il tratto principale del tuo carattere?
«L’ottimismo»
Il tuo principale difetto?
«L’essere sognatore»
Se potessi cambiare qualcosa in te?
«L’intransigenza»
Se potessi cambiare qualcosa in Italia?
«Più tutela del patrimonio artistico e culturale e meno reality»
Chi e cosa avvelena Martina Franca?
«L’invidia»
Chi e cosa la salva?
«La tenacia»
Indignato o rassegnato?
«In osservazione»
Stato d’animo attuale?
«Sereno»
Canzone preferita?
«“’o ssaje comme fà‘o core” di Pino Daniele e Massimo Troisi: mix di genialità musicale e sensibilità d’animo»
Cosa c’è sul tuo comodino?
«Un libro»
La cosa di cui vai più fiero?
«I miei due ragazzi»
E quella di cui ti penti di più?
«Nessuna»
In quale personaggio storico ti reincarneresti?
«Sandro Pertini»
Quale mestiere ti sarebbe piaciuto fare?
«Il ricercatore»
Oggetto talismano?
«Non sono superstizioso»
Oggetto del desiderio?
«Un lungo viaggio in Australia»
L’ultima zingarata?
«La prossima»
Cosa ti fa più ridere?
«Le caratterizzazioni di Carlo Verdone»
Cosa ti fa più paura?
«Le lunghe malattie»
Luogo del cuore?
«La mia casetta in Basilicata»
Se fossi tu il Sindaco di Martina, quale sarebbe il primo provvedimento a cui lavoreresti?
«Recupero delle radici e delle ragioni dello stare insieme»
Marraffa, Muschio Schiavone, Mariella, Ancona, Cassano. Se un giorno l’ascensore si bloccasse, con quale di questi candidati a sindaco condivideresti più volentieri quello spazio angusto fino all’arrivo del tecnico?
«Dubito possa capitare un tale evento. Uso sempre le scale.»
Con quale politico, possibilmente locale, riuscirebbe più piacevole un viaggio auto da Martina a Roma?
«Donato Marinosci; mi fa tanto divertire!»
Chi salvi della passata amministrazione martinese?
«I firmatari dello scioglimento del Consiglio Comunale»
Secondo la legge del contrappasso, quale sarebbe la tua pena più grande?
«Dover versare eternamente lacrime di dolore»
Cosa non manca nel tuo frigo?
«Acqua, frutta e yogurt»
E nell’armadio?
«Le polo»
C’è qualcosa che dici in privato e che neghi in pubblico?
«Gli sgarbi ricevuti»
Luca Conserva 56 anni, avvocato, ex assessore provinciale, padre di due figli, sorriso aperto, sensibile, paziente, pronto all’ascolto, altruista, crede nell’amicizia e piace stare in allegra compagnia, curioso, fiducioso, versatile. Film preferito: ”Non ci resta che piangere” con Benigni e Troisi.