MENU

UN TE' CON ME

Pubblicato da: Categoria: UN TE' CON ME

26
APR
2013

 

Il tratto principale del tuo carattere?
«Sono alquanto spontanea,  sincera e soprattutto cocciuta nel risolvere le difficoltà». 
 
Il tuo principale difetto?
«Divento aggressiva di fronte alla falsità e all’ingiustizia».
 
Se potessi cambiare qualcosa in te?
«Vorrei possedere un po’ di diplomazia e una dose maggiore di dolcezza nei rapporti interpersonali, anche se tutti i miei amici mi dicono che io sono alquanto dolce…». 
 
Se potessi cambiare qualcosa in Italia?
«I politici, la loro ideologia: principalmente cambierei  i loro inciuci».
 
Chi e cosa avvelena Martina Franca?
«Mi auguro tanto che sia iniziata una svolta  per la città. Comunque, resta sempre il problema dei giovani disoccupati e secondo me, ci vorrebbe innanzitutto una strategia soprattutto educativa che miri a inculcare nel giovane stesso, progettazione di nuove, e sia pure piccole, imprese». 
 
Chi e cosa la salva?
«La bellezza paesaggistica… Infatti, sarà perché sono molto sensibile e affascinata dalla natura che il mio occhio non vede lo squilibrio che pur esiste».
 
Indignata o rassegnata?
«Indignata, sì!». 
 
Stato d’animo attuale?
«Voglia di rimboccarmi ancora di più le maniche per poter fare qualcosa nel mio piccolo».
 
Canzone preferita?
«”Tensione evolutiva” di Jovanotti».
 
Cosa c’è sul tuo comodino?
«La mia Bibbia, un bel catalogo d’arte contemporanea, un piccolo cestino di fiori secchi dai colori variopinti illudendomi di essere in un campo fiorito…e ci riesco, sa???». 
 
La cosa di cui vai più fiera?
«La durata del mio matrimonio… penso che oggi il più delle volte i matrimoni naufraghino verso rive discutibili».
 
E quella di cui ti penti di più?
«Forse sembrerà strano ma fino a ora non sono riuscita  a pentirmi di niente».
 
In quale personaggio storico ti reincarneresti?
«La Maga Circe, così trasformerei gli attuali politici italiani in poveri disgraziati che non hanno lavoro, niente da mangiare, non possono pagare le tasse,  e magari si suicidano… Vorrei reincarnarmi anche in un riflesso di Cristo».
 
 
Se non avessi fatto l’artista, quale mestiere ti sarebbe piaciuto fare?
«La psicoterapeuta»..
 
 
Oggetto talismano?
«Perché ricorrere al talismano quando invece posso cercare in me stessa le energie positive atte ad un benessere fisico, psichico ecc.?». 
 
Oggetto del desiderio?
«Che tutti possiamo amarci senza invidie o altri elementi negativi».
 
 
L’ultima zingarata?
«Non ne faccio mai di scherzi  o di beffe…sarà forse perché non riesco a essere anticonformista e me ne dispiace… Ma non per questo non sono goliardica, anzi…lo sono molto…».
 
 
Cosa ti fa più ridere?
«La relazione di vita espressa spontaneamente e senza falsità. La naturalezza e la spontaneità dei bambini».
 
Cosa ti fa più paura?
«Le malattie irreversibili».
 
Luogo del cuore?
«Un aquilone  per poter origliare alle porte dell’infinito».
 
Cosa non riesci a capire degli uomini?
«Strano a dirsi, ma  se incontro difficoltà nelle relazioni interpersonali con loro, cerco sempre il modo di intuire o di carpire la loro essenza e traggo la conclusione che in tutti quanti , aldilà dei difetti, esiste anche il lato pregevole con il qual iniziare a interagire».
 
La prima cosa che faresti se ti reincarnassi in un uomo?
«Lo sa che non mi viene da dare nessuna risposta? Forse perché sono molto contenta di essere donna…»
 
Pupa o secchiona?
«Un po’ secchiona lo sarei, ma per il carattere che mi ritrovo, per risollevarmi dalle difficoltà che sempre emergono nella mia vita e per addolcire la pillola,  il più delle volte mi piace trasformarmi in avvenente femmina (e non so se ci riesco),  ma mai  in pupa…»
 
Il concittadino con cui riuscirebbe più piacevole un viaggio auto da Martina a Roma?
«Non lo so con precisione, ma sicuramente un concittadino con il quale poter parlare della bellezza dell’arte  e la sua promozione».
 Secondo la legge del contrappasso, quale sarebbe la tua pena più grande?
«Stare in un luogo fascinoso come le terme e curare molto il mio corpo con massaggi infiniti».
 
Cosa c’è nel frigo di un’artista?
«Non di certo colori o pennelli… Ma alimenti utili a preparare pietanze artistiche. E per pietanze artistiche, intendo menù inventati da me… Beh…anche la culinaria è un’arte!».
 
E nell’armadio?
«Nel mio armadio c’è il massimo disordine. Anche il disordine è un’arte».
 
C’è qualcosa che dici in privato e che neghi in pubblico?
«Sono per niente diplomatica e perciò anche in pubblico dico quello che penso. Anche se , lo riconosco,  molte volte è bene non essere così diretti, ma un po’ di diplomazia fa anche bene. Diciamo che mi manca questo equilibrio».
 
 
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor