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Ricordando Pinuccio

Pubblicato da: Categoria: Flash news

30
SET
2013

 

Sono riservate agli studenti delle scuole superiori statali, delle province di Bari e Barletta-Andria-Trani, le borse di studio che la "Fondazione Giuseppe Tatarella" anche quest anno ha voluto mettere a disposizione di chi, nel corso dell'anno scolastico precedente, ha conseguito una media non inferiore a 8/10. Il regolamento per la partecipazione, è stato presentato questa mattina in Consiglio regionale.

"Le borse di studio, come sottolineato dall’On.le Salvatore Tatarella, saranno riservate agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori statali delle province di Bari e Bat, ed in tale ambito a coloro che abbiano conseguito, nel corso dell’anno precedente, una media di votazione non inferiore ad 8/10.

Ad aprire la conferenza stampa di presentazione, Angela Filipponio, vedova dell’On.le Giuseppe Tatarella, che si è soffermata sull’importanza che riveste la scuola, come promotrice culturale, evidenziando anche le difficoltà con le quali essa è costretta a convivere.  “Per definizione l’uomo è un essere culturale – ha dichiarato Angela Filipponio – dobbiamo coltivare quello che siamo. L’Italia, per la millenaria civiltà, potrebbe essere definita come il “Paese della cultura”. Negli ultimi 50 anni invece un vulnus si è andato incrementando sempre più all’interno della scuola. Noi della Fondazione riteniamo che l’istruzione sia il tema dei temi che purtroppo è diventato il problema dei problemi. In tal senso le borse di studio sono gocce del mare ma è anche vero che il mare è formato da gocce”. Nel corso della conferenza stampa è intervenuto il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna: “Ritengo che investire nella cultura – ha affermato - sia la chiave di volta per aiutare i ragazzi a crescere e per uscire dalla crisi”. Il Presidente ha voluto poi ricordare  Giuseppe Tatarella: “Tra di noi c’era un rapporto intenso. Aveva uno spiccato senso della politica, di rispetto delle istituzioni.  Le nostre divergenze non sono state mai motivo di scontro. Viveva all’insegna del piacere di essere al servizio della comunità. È stato il periodo della politica della responsabilità”. La manifestazione si è conclusa con gli interventi dell’assessore all’innovazione tecnologica del Comune di Bari, Mara Giampaolo e dell’assessore provinciale Sergio Fanelli, che hanno ricordato Giuseppe Tatarella, come “un uomo speciale”, “un padre per tutti, un esempio di perfetta armonia”. “Le borse di studio intitolate a Giuseppe Tatarella – ha concluso Fanelli – portano nel suo nome un contributo positivo per i giovani.” 

È stato presentato questa mattina in Consiglio regionale il regolamento per partecipare al conseguimento delle cinque borse di studio per l’anno scolastico 2013/2014 messe a disposizione dalla ‘Fondazione Giuseppe Tatarella’.

Le borse di studio, come sottolineato dall’On.le Salvatore Tatarella, saranno riservate agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori statali delle province di Bari e Bat, ed in tale ambito a coloro che abbiano conseguito, nel corso dell’anno precedente, una media di votazione non inferiore ad 8/10.
Ad aprire la conferenza stampa di presentazione, Angela Filipponio, vedova dell’On.le Giuseppe Tatarella, che si è soffermata sull’importanza che riveste la scuola, come promotrice culturale, evidenziando anche le difficoltà con le quali essa è costretta a convivere.  “Per definizione l’uomo è un essere culturale – ha dichiarato Angela Filipponio – dobbiamo coltivare quello che siamo. L’Italia, per la millenaria civiltà, potrebbe essere definita come il “Paese della cultura”. Negli ultimi 50 anni invece un vulnus si è andato incrementando sempre più all’interno della scuola. Noi della Fondazione riteniamo che l’istruzione sia il tema dei temi che purtroppo è diventato il problema dei problemi. In tal senso le borse di studio sono gocce del mare ma è anche vero che il mare è formato da gocce”. Nel corso della conferenza stampa è intervenuto il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna: “Ritengo che investire nella cultura – ha affermato - sia la chiave di volta per aiutare i ragazzi a crescere e per uscire dalla crisi”. Il Presidente ha voluto poi ricordare  Giuseppe Tatarella: “Tra di noi c’era un rapporto intenso. Aveva uno spiccato senso della politica, di rispetto delle istituzioni.  Le nostre divergenze non sono state mai motivo di scontro. Viveva all’insegna del piacere di essere al servizio della comunità. È stato il periodo della politica della responsabilità”. La manifestazione si è conclusa con gli interventi dell’assessore all’innovazione tecnologica del Comune di Bari, Mara Giampaolo e dell’assessore provinciale Sergio Fanelli, che hanno ricordato Giuseppe Tatarella, come “un uomo speciale”, “un padre per tutti, un esempio di perfetta armonia”. “Le borse di studio intitolate a Giuseppe Tatarella – ha concluso Fanelli – portano nel suo nome un contributo positivo per i giovani.” 



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