Alle prime ore di questa mattina gli agenti della Squadra Mobile, in collaborazione con gli equipaggi dei reparti prevenzione crimine di Bari e di Lecce ed delle unità cinofile di Bari, hanno provveduto ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di 13 persone.
L’attività di indagine, iniziata nel scorso mese del maggio, ha consentito di acclarare la gestione, da parte della famiglia tarantina “ CASTIGLIONE/SEPRANO “, di una intensa attività di spaccio di cocaina ed hashish nel quartiere della città vecchia, ed in particolare in vicolo Serafico , dove la stessa dimorava.
L’attività investigativa si è fondata esclusivamente su una numerosissima serie di servizi di osservazione, documentati attraverso filmati, congiuntamente ad alcuni riscontri in particolare sugli acquirenti dello stupefacente ed alcuni sequestri di droga che l’organizzazione era uso celare in alcuni specifici punti , quali anfratti di muri, cespugli di erba e bidoni dell’immondizia.
Si è potuto documentare oltre un centinaio di cessioni di stupefacente al giorno.
Nell’ambito dell’organizzazione un ruolo apicale ha rivestito il CASTIGLIONE Giacomo, capo dell’organizzazione, a cui i vari aderenti consegnavano il denaro provento dello spaccio, varie sono le immagini ritraenti tale condotta; così come un ruolo apicale ha avuto altresì la madre del CASTIGLIONE, SEPRANO Michelina dedita tanto al conteggio del denaro provento dello spaccio, quanto alla cessione diretta dello stupefacente.
Particolarmente attivo si è dimostrato anche il fratello di CASTIGLIONE Giacomo, Gaetano impegnato in una intensa attività di spaccio.
Un ruolo di rilievo hanno avuto le altre tre donne arrestate.
La moglie del CASTIGLIONE Giacomo, SIMONETTI Alessandra, la compagna del CASTIGLIONE Gaetano, SALE Silvana e la compagna del fratello defunto della SEPRANO Michelina, SPERTI Barbara. In particolare la SEPRANO e la SPERTI si dimostravano particolarmente operose nella cessione dello stupefacente nella ore della mattina ,allorquando gli uomini dormivano o erano fuori casa.
Uno degli appartenenti all’organizzazione NUCCIO Luciano risultava anche agli arresti domiciliari;, ma tale misura non lo ha per nulla frenato nella frenetica attività di spaccio.
Nel corso dell’operazione, grazie all’ausilio delle unità cinofile, sono stati recuperati circa 2,5 Kg di hashish divisi in panetti. La sostanza stupefacente era nascosta all’interno di uno stabile diroccato sotto un cumulo di materiale di risulta.
Nell’abitazione della SEPRANO Michelina, sono stati anche rinvenuti e posti sotto sequestro circa 8.000 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’articolata attività di spaccio.