Come se non bastassero i “pomeriggi” di Barbara D’Urso, ecco che nel caso Elena Ceste fanno la loro comparsa in scena anche i mitomani.
Lo hanno scoperto i Carabinieri di Asti vagliando la posizione del 38enne di Mola di Bari, ma residente in Piemonte, che lo scorso 9 novembre si sarebbe inventato di aver avuto conversazioni in chat proprio con la povera donna trovata morta a fine ottobre.
Sarebbe stato lo stesso uomo a contattare il 9 novembre i militari, affermando di essere in possesso di importanti informazioni sulla vicenda.
Tutto falso. Non c’era nessuna chat e nessuna informazione da dare, solo la voglia, così come ha dichiarato dallo stesso 38enne, di finire in televisione.