Mentre la prima squadra attende l’Ischia al “Tursi”, decimata da squalifiche e infortuni, l’As Martina può sorridere per i babies del suo vivaio convocati con le selezioni azzurre di Lega Pro.
La trasferta di Melfi divide i colori biancoazzurri tra gioie e dolori. Con un goal del locorotondese Romanazzo, fresco di convocazione in Nazionale under 15 di Lega Pro, i giovanissimi nazionali allenati da Boccadamo battono i pari età lucani e riavvicinano i vertici della classifica, dopo il ko casalingo subito dal Benevento, concorrente attrezzata per la vittoria finale. Sono proprio i giovanissimi il fiore all’occhiello di tutto il vivaio del Martina. Nel prossimo turno se la vedranno con l’Aversa Normanna. Pagano ancora l’anno in meno gli allievi nazionali di mister Fanelli. Un gruppo costituito per la maggior parte da ’97 che lo scorso anno ha fatto benissimo nel campionato giovanissimi e che giustamente si è voluto mantenere integro, allenatore compreso. Il prossimo anno farà sicuramente molto bene avere nel bagaglio un campionato nazionale disputato con l’anno in meno. Per questo non preoccupa affatto il 4 a 1 di Catanzaro, quarta sconfitta in campionato. Domenica prossima impegno casalingo con la Nocerina.
Sorride anche la Berretti. A Foggia, priva di Camassa (a Melfi con la prima squadra) e Galileo (convocato da Bertotto nello stage under 18 di Lega Pro), oltre al lungodegente Mazza, arriva una bella vittoria. A firmare l’uno a zero finale ci pensa Giordano Casciani, attaccante ’95 cresciuto nella Roma, che nonostante la lunga assenza dai campi non ha dimenticato quello che sa far meglio: i goal. Dopo il sorpasso ai cugini satanelli, i ragazzi di Del Vecchio tenteranno quello al Lamezia, prossimo ospite dei biancoazzurri, sabato pomeriggio a Mottola.
Si diceva delle convocazioni in azzurro, il giovani dell’As Martina sembrano ormai averci preso gusto. Romanazzo, Battista e Galileo vanno ad aggiungersi a Camassa, Laghezza e Salustri, tutti convocati in stage tenuti dai selezionatori azzurri di Lega Pro. Complimenti a loro e a chi rende possibile tutto ciò con impegno e passione quotidiani: Marco Capone e Franco Campanella.
Il retrogusto amaro di Melfi lo ha assaporato la prima squadra, sconfitta uno a zero all’ ”A. Valerio”, al termine di una partita brutta, in cui entrambe le squadre badavano prima di tutto a non prenderle, visto il momento critico che le accomuna(va). E già perché il Melfi che non vinceva in casa dall’8 settembre ora ha 17 punti e dorme sogni tranquilli. Mentre il Martina deve fare i conti con 10 punti in classifica e un terzultimo posto che parla chiaro: è necessario fare punti o i rinforzi auspicati a gennaio potranno rivelarsi inutili.
La scia di polemiche e malumori nei confronti dell’arbitraggio sono costate due giornate di squalifica ai tecnici Bocchini e Calabrese, primo e secondo; due giornate a Salvatori, che non aveva subito sanzioni in campo; tre a Petrilli (espulso) e una a Disposto (espulso) e De Lucia (era diffidato).
A queste assenze devono aggiungersi i forfait di Leuci (martedì terminerà lo stop medico), e le precarie condizioni di Di Lauri (pubalgia) e Zammuto (uscito anzitempo dal campo a Melfi). Dando per scontato il recupero di Salustri e Provenzano (per niente scontato…) sabato pomeriggio il Martina, o ciò che ne rimane, cercherà la vittoria contro l’Ischia, formazione costruita per navigare ai vertici della classifica. E lo farà al “Tursi”, un tempo arena terribile per i malcapitati ospiti; oggi teatro gremito a stento da una platea molto critica (Curva Nord a parte) e ridotta all’osso.