Una buona prova contro la terza forza del campionato, il Picerno, squadra di un comune di poco più di 5000 anime, in provincia di Potenza. Si è giocato sul neutro di Brindisi, a porte chiuse, per punizione, causa i lanci di oggetti vari a Vullo, durante la partita precedente persa contro il Pomigliano
“Cerco di trovare la mia identità . Senza chiedere aiuto, ma sono lontano. Busso e non risponde neanche un’anima. Menomale che non ho paura del buio. Non ho niente per me, ma non dispero. Mangio solo pane e cattiveria or- mai. E non è un buon motivo per esserne  ero. Cammino da solo e non mi volto mai. Non posso perdere. Disposto a sbagliare solo per crescere, non soccombere. Marca l’uomo tutta l’aggressività , ma non posso privarmi del nome che porto. Ci vuole calma e sangue freddo...â€. “Calma e sangue freddoâ€, splendida canzone di Luca Dirisio che spopolò nel 2004, periodo in cui gli italiani litigavano con l’euro senza ancora capirci molto e le banche e i commercianti sguazzavano nelle loro tasche. Luca cercava la sua identità , forse proprio come Manuel Pera, attaccante di razza del Taranto, messo in mezzo castigo dalla società per aver detto solo la verità o forse la sua verità , comunque una verità . Eppure, questo trentaduenne è sempre andato in doppia cifra di gol dal 2011. Ne ha realizzati 73 in 88 partite nelle ultime due stagioni. Possiamo tranquillamente affermare che Manuel Pera è un grandissimo realizzatore della serie D, con oltre 200 gol in carriera. Una carriera mai decollata fra i professionisti: “Fino a qualche anno fa lavoravo come operaio e non avrei mai creduto di fare del calcio una professioneâ€- ci aveva detto. Non aveva considerato cosa volesse dire sbarcare a Taranto, dove nessuno ti perdona nulla, dove la gente si incazza alla guida di un utilitaria come se guidasse una Ferrari in un autodromo. Dove le luci si sono spente da illo tempore e si sono perse le tracce della gioia pura.