Un colloquio con il notaio Arcangelo Rinaldi diventa il pretesto per riflettere su alcuni diritti civili non ancora riconosciuti
L'associazione Luca Coscioni ha lanciato un appello ai notai per sostenere la campagna per una legge pro eutanasia. In provincia di Taranto ha dato la propria adesione lo studio del notaio Arcangelo Rinaldi.
Dottor Rinaldi, il suo studio notarile ha dato la disponibilità all'autenticazione delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sull'eutanasia legale e rifiuto di trattamenti sanitari. In termini molto semplici, in cosa consiste questa proposta ?
«Si tratta di una proposta di legge che tende a colmare una lacuna del nostro ordinamento giuridico e ad avvicinarlo a sistemi giuridici più evoluti e progrediti vigenti in altre nazioni tra l’altro, a noi vicine. E’ un progetto di legge di iniziativa popolare che potrà consentire a ogni cittadino maggiorenne e capace, di esprimere in forma inequivocabile la propria volontà di rifiutare o proseguire trattamenti sanitari di sostegno vitale, e che permetterà, ricorrendo determinati presupposti, la non applicabilità di sanzioni penali ai medici e personale sanitario che abbiano praticato trattamenti di eutanasia».
In base alla legislazione vigente, ha qualche valore per i medici e i familiari una dichiarazione autenticata da notaio o da altro pubblico ufficiale di voler rifiutare trattamenti di sostegno vitale e terapie nutrizionali attraverso macchinari, nel caso in cui ci si venga a trovare nell’ impossibilità di manifestare la propria volontà?
«Attualmente una simile dichiarazione, seppur resa in forme sacramentali, non ha un valore legale e quindi può essere disattesa dai familiari e ovviamente dai medici che potrebbero incorrere anche in sanzioni di natura penale».
Senza chiederle di violare il segreto professionale, ha ricevuto richieste in questo senso?
«Più volte mi sono state richieste informazioni del genere, e in alcuni casi ho anche autenticato la firma in calce a simili dichiarazioni pur avvertendo del solo valore morale della stessa».
Un altro tema attinente ai diritti civili, è quello della libertà di vivere e amare come e con chi si vuole: in mancanza di una legge che disciplini le unioni di fatto, omo o eterosessuali, quali rimedi offre la legge per garantire al proprio compagno o compagna diritti in materia di successione?
«Attualmente non vi sono norme che garantiscano ex lege diritti successori a persone non unite in matrimonio. Per garantire al proprio compagno o al proprio convivente dei diritti successori bisogna necessariamente ricorrere a delle disposizioni testamentarie che, comunque, possono essere limitate dall’esistenza di legittimari quali, ascendenti, figli e precedenti coniugi.
Non vi sono neanche norme che garantiscano diritti economici a favore delle stesse persone e pertanto si deve far ricorso a soluzioni contrattuali o obbligatorie quali patti di convivenza, trust o vincoli di destinazione».
Ci pare di capire che il compagno o la compagna vengono sempre penalizzati rispetto a un marito o una moglie, a prescindere dal tempo della convivenza, tanto nel decidere delle cure del proprio caro che in materia economica?
«La convivenza o le unioni di fatto non sono disciplinate dal nostro ordinamento giuridico e pertanto la durata della convivenza o dell’unione di fatto non ha nessuna rilevanza giuridica;
Proprio qualche settimana fa mi si è presentato un caso di una persona convivente che non è stata ammessa al capezzale del proprio caro ricoverato in una struttura ospedaliera e che ha dovuto subire un delicato intervento chirurgico in completa solitudine non avendo parenti che potessero stargli vicino in quel particolare momento».
Quando e dove si può sottoscrivere la proposta di legge sull'eutanasia?
«I cittadini che vorranno promuovere la legge di iniziativa popolare per il rifiuto dei trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia potranno recarsi presso il mio studio in Martina Franca, Piazza Crispi n. 4 entro il 15 settembre 2013 e sottoscrivere il progetto senza alcun costo a loro carico, in tutti i giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle ore 16.30 alle ore 20.00».