In tempi di difficoltà economiche, diventa sempre più valido l’aiuto di associazioni che si prodigano gratuitamente per alleviare le difficoltà di alcune famiglie: tra queste la Nova Militia Christi , organizzatrice della ‘colletta alimentare’
Sperando che il 2013 sia un anno migliore, le famiglie italiane, mai come ora, sono pronte a tutto per lasciarsi definitivamente alla spalle un 2012 dal sapore particolarmente amaro che come un flagello si è abbattuto con forza fiaccando speranze e nuove prospettive. Risparmi scomparsi, tredicesime andate in fumo (ammesso che qualcuno le abbia effettivamente ricevute) e un’economia che accelera la corsa ai saldi per cercare un respiro di sollievo; lo spread che fa tremare con la sua danza e una ‘crisi’ che spadroneggia ogni dibattito e calca quotidianamente le scene, in qualità di protagonista: si potrebbe riassumere così il quadro di un anno che va e si spera non torni più. Fortunatamente l’unica ricchezza che il nostro Paese può vantare sta in quel briciolo di sensibilità che prolifera nelle associazioni di volontariato, sempre attente a fornire un aiuto concreto (e gratuito) alle esigenze di coloro che sono in situazione di difficoltà. Una lodevole iniziativa arriva dai membri della ‘Nova Militia Christi’, un’associazione onlus, che inseritasi da qualche anno sul nostro territorio si è già distinta per le sue attività. Tra la più rinomata c’è proprio quella del ‘banco alimentare’: un’iniziativa rivolta a famiglie bisognose che in questo modo possono ricevere gratuitamente alcuni generi alimentari di prima necessità. Massimiliano Chiatante e Giuseppe Guarini sono due membri noti di questo gruppo. Caratterizzati da un simbolo che li vede guidare a coppia un unico cavallo, i cavalieri templari operano da tempo all’insegna di valori veri, e animati da un forte spirito cattolico cavalcano il loro cammino fatto di solidarietà e condivisione.
Sign. Chiatante, Lei è precettore di questa associazione, ci spieghi meglio in cosa consiste.
«Militia Christi rappresenta un ordine associativo senza nessun fine di lucro e di nessun colore politico, ma caratterizzato da una forte impronta cattolica. Sul territorio di Martina Franca siamo presenti da circa sei anni, cercando di svolgere sia attività che operino nell’ambito sociale e sia iniziative che rafforzino la nostra conoscenza cattolica».
Che genere di attività interessano quelle volte a rafforzare la vostra fede cattolica?
«Grazie all’aiuto di alcuni sacerdoti di Martina, ai quali siamo legati da un ottimo rapporto, cerchiamo di organizzare degli incontri con cadenza mensile, per approfondire e analizzare alcuni argomenti inerenti alla tematica scelta per guidare il nostro anno. L’ultimo tema che stiamo vivendo è quello della fede, perciò ci incontriamo per ampliare e approfondire le nostre riflessioni e le nostre concezioni cattoliche: in questo modo rivalutiamo molti aspetti che generalmente tendiamo a non considerare nemmeno».
Il vostro ordine richiede delle procedure particolari per accogliere nuovi membri?
«Attualmente il nostro gruppo è formato da tredici persone, più sei ‘postulati’ che si appresteranno a far parte della nostra associazione. Non c’è nessun tipo di procedura per inserirsi nella Militia Christi. Richiediamo solo tre qualità: fede cattolica, laboriosità e nessun problema con la giustizia. Chiunque sia in possesso di queste requisiti e desideri operare con noi, viene, semplicemente, sottoposto a un periodo di prova (dalla durata di circa 7-12 mesi) per valutare le sue reali intenzioni a rendersi disponibile, partecipativo e a operare con i restanti membri. Durante questo percorso formativo, l’individuo lavora a stretto contatto con noi, dimostrandoci tutto il suo impegno. Ci tengo a precisare che noi non siamo un gruppo di numero, ma preferiamo svolgere piccole attività che abbiano un valore concreto e siano fatte con le più sincere intenzioni».
Nel periodo prenatalizio siete stati promotori della colletta alimentare: come si è svolta?
«La raccolta dei generi alimentari può essere considerata il nostro punto di forza, perché è soprattutto grazie a questa iniziativa che la gente ha imparato a conoscerci e ha avuto modo di constatare il nostro impegno. Questo è il terzo anno che la svolgiamo a Martina Franca, grazie alla collaborazione di Luca Trivisano, titolare dei ‘Supermercati Kappa’, che ci dà la possibilità di organizzarci nel suo supermercato: qui chiediamo alla gente se desidera lasciare un pacco di pasta, di sale, o qualunque altro genere alimentare a lunga scadenza. Tutto il materiale raccolto lo sezioniamo e lo dividiamo a seconda delle famiglie destinatarie. In genere riusciamo a raggiungere circa tremila pezzi alimentari, grazie ai quali soddisfiamo 250 famiglie. Quest’anno, complice la crisi, abbiamo accontentato quasi 200 famiglie».
Quali sono le famiglie a cui vi rivolgete?
«Innanzitutto ci rivolgiamo alle famiglie che conosciamo da vicino e che, quindi, ci richiedono un aiuto, poi cerchiamo di compiacere tutte le altre persone che presentino reali necessità e il materiale avanzato lo smistiamo nelle Caritas parrocchiali. Un dato sconfortante è che quest’anno alcune persone si presentavano già fuori al supermercato per chiederci il pacco alimentare: noi in quel caso prendevamo i loro contatti e tramite informazioni e conoscenze, verificavamo se erano davvero nelle condizioni di chiedere aiuto».
Cosa c’è in programma tra le prossime iniziative?
«Tra i prossimi appuntamenti c’è un nuovo incontro religioso, la messa delle ‘Ceneri’ e stiamo valutando l’idea di organizzare un pranzo o una cena di Pasqua per i poveri, assieme al progetto di creare qualche iniziativa per i bambini, in prossimità del Carnevale, e a qualche altro momento solidale. Negli ultimi anni abbiamo anche adottato a distanza un bambino e chissà se ne adotteremo un altro!».
Qual è la più bella soddisfazione ricevuta e qual è l’aspetto che vi caratterizza?
«La più grande soddisfazione sta nel riconoscimento della gente che crede in quello che facciamo. Nel nostro gruppo ci sono cavalieri di qualsiasi ceto sociale, per questo non viene pagata nessuna quota associativa e nel momento in cui dobbiamo svolgere qualche attività siamo ben disposti ad autotassarci. Molto spesso qualcuno ci ha attribuito caratteristiche sbagliate, ma noi siamo fieri di poterle smentire e di operare concretamente e soprattutto nel silenzio. Recentemente siamo stati anche ricevuti dal Vescovo, che ha riconosciuto il nostro progetto sociale con l’augurio che il nostro impegno possa continuare a lungo».
Risposte alla crisi/2
Una spesa gratuita
Sull’esempio di San Martino, un gesto di solidarietà e dialogo: apre l’ ‘Emporio Solidale’, un aiuto concreto per le famiglie della nostra città
Dalla collaborazione tra la Caritas della Basilica di San Martino e la Cooperativa Salvador Allende di Martina Franca, nasce una nuova iniziativa intitolata ‘Emporio Solidale’: inaugurato da Mons. Arcivescovo Filippo Santoro, rappresenta un modo per mostrare la propria vicinanza e attenzione verso le famiglie più indigenti della nostra città. Contribuire è molto semplice: basta munirsi di una ‘Borsa della Carità’ (logo e icona dell’Emporio), reperibile presso la Basilica di San Martino, dove va restituita dopo averla riempita con vari generi alimentari, tra cui: pasta, olio, legumi, riso, zucchero, latte, biscotti, e qualsiasi prodotto per l’igiene personale, in particolare dei bambini. È anche possibile recarsi a fare la spesa presso qualsiasi supermercato della ‘Cooperativa Salvador Allende’ e lasciare il proprio contributo. La prima domenica di ogni mese nella Basilica ci sarà la raccolta dei generi alimentari per l’Emporio, ma non si raccoglieranno indumenti né nuovi, né usati. La situazione di indigenza delle famiglie sarà documentata dallo ‘stato di famiglia e dal ‘Modello ISE’, tramite un’apposita commissione che vaglierà la priorità delle urgenze. A ogni famiglia verrà consegnata una card, contenente un totale di 180 punti e con validità di tre mesi, al fine di svolgere una spesa responsabile. Scaduta la durata di questi mesi, tale privilegio verrà concesso ad altre famiglie. Monsignore Franco Semeraro, tra i promotori dell’iniziativa, ha espresso grande entusiasmo e ha ribadito l’importanza di azioni concrete che aiutino persone in difficoltà, specificando che l’Emporio Solidale non offrirà denaro, ma solo generi alimentari, ha infatti ribadito che: «in occasione di nascite, cresime, battesimi, prime comunioni e altri tipi di celebrazioni, le famiglie possono semplicemente contribuire con generi di prima necessità – e ha continuato affermando che – tra le famiglie bisognose di questo aiuto non ci sono solo persone straniere, ma sono in aumento anche il numero delle famiglie martinesi». Citando l’esempio del nostro patrono, Monsignore Semeraro ha sottolineato, anche, come l’Emporio sia un’occasione di incontro e dialogo nello stile di Martino di Tours. L’Emporio solidale, di cui è responsabile Dino Marangi, sarà allestito nel Palazzo Margiotta, sarà aperto per tutte le settimane dell’anno e la distribuzione dei prodotti avverrà il giovedì dalle 17.00 alle19.00.