Dall’abbandono a nuova luce. Inaugurazione in grande stile per la rinascita delle vecchie cave di tufo che sorgono lungo la provinciale San Giorgio–Pulsano, con il taglio del nastro ufficiale e la fantastica esibizione di numerosi artisti circensi provenienti da tutto il mondo
Già più volte ci siamo occupati, dalle colonne di Extra Magazine, delle “Tagghiate” di San Giorgio Jonico, sollecitando e auspicando un intervento rapido per la bonifica e la riqualificazione del loco, anche in chiave turistica. E finalmente il sogno si è avverato.
Le antiche cave di tufo sorgono a ridosso del Parco Belvedere, lungo una vasta zona compresa tra le colline di San Giorgio Ionico e Faggiano: si tratta di un luogo non solo incantevole sotto il profilo paesaggistico ma anche ricco di storia e tradizione per i residenti, un volano per l’economia del territorio dei secoli scorsi.
Purtroppo - dopo una serie di tentativi di bonifica posti in essere nei primi anni del Duemila dalle amministrazioni di allora - non più utile al processo produttivo di estrazione tufacea, il luogo è versato per anni in stato di abbandono e di incuria umana. Un vero peccato considerato lo scenario suggestivo di forme e colori che questi veri e propri tagli nella roccia sono in grado di offrire agli occhi degli spettatori.
Ma qualcosa si è pur mossa e l’orgoglio, l’intuizione e l’idea, sorta dal basso, di alcuni cittadini e associazioni hanno permesso di mettere “mano” a fondi pubblici e rendere possibili i tanto auspicati interventi di riconversione ambientale. Così l’entusiasmo e la capacità imprenditoriale del capofila del progetto Fabio Podo - presidente del circolo ippico “Horse Club” che sorge proprio a ridosso delle stesse Tagghiate, e per questo già profondo conoscitore del sito - ha permesso il taglio del nastro in grande stile in data 1 e 2 luglio con un’inaugurazione ricca di suoni e colori.
Lo stesso Podo, leccese di nascita ma sangiorgese di adozione, proprio durante la cerimonia di inaugurazione dal palcoscenico si è detto molto soddisfatto della riuscita dell’impresa, avvenuta anche grazie alla collaborazione di alcune associazioni del posto quali Menti urbane e Panta rei, dando poi avvio allo spettacolo allestito per l’occasione.
Uno spettacolo unico nel suo genere, dunque, per festeggiare la realizzazione del progetto “IncontrArti”. Insomma, due giorni di grande spettacolo circense e musicale con artisti provenienti da ogni parte d’Europa e del mondo, tra cui Acchiappa e scappa con i loro salti mortali e scivolate al palo cinese, i Les Jolies fantastique che hanno incantato il pubblico con danze aeree e lancio dei coltelli, i clown di Mr Bang e i giocolieri The sprockets, o ancora i Bandarisciò che si sono esibiti con brani folk di tradizione balcanica, e poi la cooperativa Fekat circus (che include minori in condizione di disagio sociale). Infine, tra le varie postazioni anche gli acrobati di Guillermo Hunter e la compagnia di All'incirco varietà, famosa per le sue scenografie bizzarre e ricche di comicità.
L’estate 2017 sarà certamente ricordata per la rinascita delle antiche cave di tufo altrimenti conosciute come “Le Tagghiate”, che hanno ispirato anche la fantasia di molteplici artisti e poeti del posto quali Anna Marinelli e il Maestro Lino Agnini. Ad oggi saranno così un brillante esempio di cosa sia effettivamente una rigenerazione urbana e senza dubbio, osservando oggi come si è trasformata l’ex cava dismessa, si potrà avere la perfetta visione di quale è il vero significato e l’immenso valore di un serio progetto di sostenibilità. Tuttavia, dopo anni di abbandono le cave tornano finalmente fruibili alla cittadinanza, ma sarà poi compito della cittadinanza proteggere questo luogo di inestimabile valore.