L’investimento di 14 milioni di euro a valere su Fondo sviluppo e coesione (FSC) e il bando da 7 milioni di euro all’anno sui due aeroporti di Grottaglie e Foggia. Quello che ha detto Emiliano e quello che vorrebbero sentirsi dire i tarantini
Hanno avuto grande effetto le affermazioni, di questi ultimi giorni, del Presidente Emiliano, in merito ai finanziamenti destinati agli aeroporti di Grottaglie e Foggia, le quali sono in linea con quelle dell’Assessore regionale Mazzarano, l’uomo del territorio tarantino, al tavolo permanente regionale (istituito per valutare l’apertura dell’Aeroporto di Grottaglie ai voli civili).
“Sta per essere pubblicato un bando, da parte della regione Puglia, per 7 milioni di euro, per incentivare i voli civili dagli aeroporti di Grottaglie e Foggia - ha affermato il Governatore - Questo bando non sottrae nulla a due aeroporti forti, sviluppati e di altissimo livello come Bari e Brindisi, che rimarranno nel loro ruolo senza essere per nulla smobilitati. Piuttosto, consentirà alle compagnie di utilizzare anche gli aeroporti di Grottaglie e Foggia, avendo a disposizione strutture al passo con i tempi e somme sufficienti. L’aeroporto di Foggia, sia per ragioni turistiche che di traffico quotidiano, può interessare alle compagnie low cost che possono contribuire, con questo bando, alla sua utilizzazione.
Oggi confermiamo l’investimento di 14 milioni di euro a valere su Fondo sviluppo e coesione (FSC) e il bando da 7 milioni di euro all’anno sui due aeroporti di Grottaglie e Foggia. Quindi, parliamo di un incentivo notevolissimo. Tutto questo viene fatto esclusivamente dal governo regionale. La vecchia impostazione era totalmente sbagliata perché partiva dal presupposto che Foggia potesse essere considerata area remota, ma la Commissione europea ha detto di no. Adesso stiamo provando a mettere insieme il percorso precedente con il nuovo con la certezza che in questo caso l’utilizzazione dei fondi nazionali è sicuramente legittima”.
Da cronisti scaltri e abituati a ricevere promesse, quasi mai mantenute, per l’aeroporto di Grottaglie, abbiamo aspettato che il Governatore parlasse, nello specifico, dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia e, immischiandoci fra i cronisti locali, abbiamo raccolto, sempre da Emiliano, le informazioni che seguono.
“Per poter utilizzare i fondi di cui disponiamo, 14.000.000, di euro che altrimenti sarebbero stati inutilizzabili, a causa del divieto di finanziare con soldi dello stato aeroporti che dovrebbero essere delle strutture aperte e concorrenziali, per consentire di essere utilizzati, abbiamo deciso di fare base, per la protezione civile regionale, a Foggia. In questo modo sfuggiamo al rischio che l’Unione Europea possa bloccare questo investimento e, soprattutto, mettiamo la base della Protezione Civile Regionale più vicina ai luoghi a maggior rischio sismico, idrogeologico e e per gli incendi forestali. La verità è che, in questo modo, finalmente possiamo allungare la pista del Gino Lisa, poter pubblicare un bando per gli aiuti alle compagnie che vorranno volare partendo dal Gino Lisa. Finalmente riusciamo a sbloccare una situazione reale e anche psicologica per la quale il territorio della capitanata, trascurata quasi per definizione e abituato a subire un pregiudizio rispetto al sistema trasportistico dell’intera Regione Puglia. Questa decisione l’abbiamo presa utilizzando fondi della Regione e non dell’Unione Europea, di tutti i pugliesi che hanno grande fiducia per utilizzare questo aeroporto che possa essere utilizzato per tutto, anche per scopi turistici”.
Ancora incerti per il futuro dell’aeroporto di Grottaglie, abbiamo girato le affermazioni del Governatore al presidente Mov. Taranto, Diritto di Volare, Cav. Alfredo Luigi Conti che ha dichiarato: “Ritengo che, il Presidente Michele Emiliano, debba creare una rete aeroportuale pugliese (Foggia, Bari, Brindisi e Taranto), dove tutti gli aeroporti debbano servire le aree che di competenza territoriale. Mi spiego meglio: il Gino Lisi di Foggia potrà servire gli utenti della provincia di Foggia, sud del Molise, oltre alla provincia sua stessa, che vanta un turismo religioso (San Pio da Pietrelcina) abbastanza rilevante. L’aeroporto di Bari, essendo uno dei 10 aeroporti d’interesse nazionale con rilevanza strategica, deve continuare ad essere tale, essendo inserito nel contesto delle città metropolitane ed è di nuova generazione, sia per voli internazionali che nazionali, servendo Bari e provincia, con annessa BAT e alcune particolari destinazioni/arrivi, per tutte le province. L’aeroporto di Brindisi ha già una sua stabilità poiché funge per il Salento (province di Brindisi e Lecce). Poi c’è l’aeroporto di Taranto, situato a Grottaglie, che vanta una pista di 3200 metri (la 5^ in Italia) ed ha tutte le capacità tecniche/operative, da permettersi di far atterrare/decollare aerei boeing 747.9 modificati per caricare le fusoliere prodotte da Leonardo (ex Alenia) e portarle in America. Con questo voglio dire che potrebbe essere un aeroporto d’interesse nazionale come dislocazione (D.P.R., 17/09/2015 n° 201, G.U. 12/12/2015 e pubblicato il 18/01/2016) e svolgere la funzione per passeggeri e merci. L’aeroporto di Taranto-Grottaglie, che può essere definito anche interregionale, può servire, oltre la provincia di Taranto, anche i bacini esposti allo Jonio della provincia di Matera e Cosenza. Inoltre, a essere lungimiranti, tale aeroporto può essere considerato per il sud Italia, anche per la funzione intercontinentale. E’ noto che, nell’ambito dei sistemi integrati delle reti dei trasporti, lo scalo aeroportuale rappresenta oggi il nodo più avanzato e rapido per lo spostamento di persone e per la movimentazione di merci. Continuare a immaginare lo stato attuale della mobilità in genere, considerando la mancanza dei mezzi di tutto l’intero arco ionico, penalizza tutte le attività commerciali, turistiche e culturali. E’ noto che, nei prossimi anni, il traffico aereo raddoppierà, sia per i voli nazionali che per quelli internazionali. In particolare, in Italia, si passerà, nei prossimi anni, dagli attuali 160 milioni fino a 310 milioni di passeggeri. Il Ministro Del Rio, in occasione del il cinquantenario di Assaeroporti, lo scorso 31 maggio, ha dichiarato che, visto i flussi imponenti che investono e investiranno il settore aeroportuale; le città italiane e tutto il sistema del Paese, dovranno attrezzarsi per saper accogliere e gestire. Credo che la Terra ionica dovrà farsi trovare pronta a quest’appuntamento, valorizzando, come merita, il suo territorio, ricco di beni storico-culturali, paesaggistici, archeologici ed enogastronomici, avendo l’aeroporto al centro dell’arco ionico di Puglia, Basilicata e Calabria: questo, può valorizzare ancora di più la stessa Puglia".
Cosa si sente di dire al Governatore Emiliano?
"Il presidente Emiliano, che in maniera entusiasta parla di dell’aeroporto di Foggia, mi piacerebbe che affermasse che l’aeroporto di Taranto-Grottaglie, dichiarato Hub europeo per lo sviluppo degli aerei senza pilota, con formale provvedimento dell’ENAC come infrastruttura dedicata allo sviluppo dei sistemi a pilotaggio remoto e in particolare ai test range dei droni civili, sia messo in condizione di essere al servizio delle comunità dell’arco ionico per voli passeggeri (linea e charter)”.